I nuovi requisiti di accreditamento delle strutture di assistenza territoriale extra-ospedaliere: opportunità o rischio

Come noto a tutti gli operatori della sanità, nelle diverse Regioni e Province autonome è in corso Il processo di adeguamento ai nuovi requisiti di accreditamento.

Tutti i sistemi di accreditamento regionali dovranno infatti uniformarsi ai contenuti del “Disciplinare per la revisione della normativa dell’accreditamento” (Intesa Stato-Regioni del 20 dicembre 2012) che individua 8 criteri/fattori di qualità, 28 Requisiti essenziali e 123 evidenze, nei tempi previsti dall’Intesa Stato-Regioni del 19 febbraio 2015.

Molte Regioni hanno già adottato il “nuovo” Manuale di accreditamento in attuazione del Patto per la salute 2010-2012 e tra queste la Regione Lazio.

In questo articolo vogliamo porre l’attenzione sul processo di accreditamento che dovranno affrontare tutte le strutture residenziali e semi-residenziali e domiciliari deputate all’assistenza extra ospedaliera.

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Rischio clinico: Corso FAD n° 229817 accreditato per 36 crediti ECM

La gestione del rischio clinico: aspetti innovativi e il ruolo dell’informatizzazione

Il nuovo contesto, leggi, norme, regolamenti, rendono ormai non più procrastinabile il passaggio alla gestione informatizzata dei processi di risk management.

Formare la consapevolezza e la competenza del personale sanitario in materia di rischio clinico e di information technology, favorendone il passaggio culturale e l’abbandono definitivo della medicina difensiva, rappresenta la sfida del SSN per l’effettivo miglioramento della sicurezza e della qualità delle cure e non ultimo per la tutela giuridica dell’esercente attività sanitaria.

Il corso, che fornisce una risposta concreta a questa esigenza, è strutturato in 12 lezioni interattive organizzate in quattro sessioni, ogni lezione, oltre ai contenuti teorici (molti con traccia audio) e al test di apprendimento, prevede lo svolgimento di esercitazioni pratiche in un ambiente di prova del sistema informatico TaleteWeb, messo a disposizione degli studenti.

Le esercitazioni vogliono fornire la possibilità di provare in modo diretto quanto l’informatizzazione consenta di tradurre in modo efficace l’applicazione di metodologie e tecniche, proprie del rischio clinico, che la sola presentazione teorica potrebbe rendere non immediatamente fruibili nel contesto operativo dei reparti ospedalieri.

Il corso è stato realizzato con la collaborazione di docenti “risk manager” di importanti aziende sanitarie del nord, centro e sud Italia, capaci, quindi, di rappresentare l’approccio metodologico ed organizzativo di diverse realtà sanitarie italiane.

Il sistema informatico messo a disposizione per l’ambiente di prova è attualmente utilizzato da primarie aziende sanitarie italiane pubbliche e private pertanto fornisce agli studenti un valido strumento di formazione operativa ampiamente testato e consolidato.

Il progetto formativo si rivolge a tutte le professioni sanitarie ed in particolare a quanti vogliono proporsi come referenti/facilitatori del rischio clinico sia in strutture sanitarie pubbliche che private.

Il corso è rivolto sia al singolo professionista, già inserito nel mondo del lavoro, che vuole accrescere la propria competenza, che al giovane che vuole arricchire il proprio curriculum.

L’offerta formativa è rivolta anche e soprattutto alle aziende che intendono verticalizzare la formazione della propria rete di referenti e facilitatori rischio clinico. Per le aziende pubbliche il corso è disponibile sul catalogo MEPA. Per le aziende private è possibile concordare le modalità di fruizione per gruppi di operatori.

E’ possibile anche personalizzare i contenuti del corso e/o accreditarne uno su specifica richiesta dell’azienda cliente.

Vedi la struttura del corso e i docenti: clicca qui

La scheda tecnica del corso: clicca qui

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PROGETTO DI SANITA’ DIGITALE ALLA ASL NAPOLI 1 CENTRO: INFORMATIZZAZIONE DEL RISCHIO CLINICO E DELLA QUALITA

Passaggio alla ISO 9001:2015 nelle strutture sanitarie: difficoltà e soluzioni

Il passaggio alla ISO 9001:2015 nelle strutture sanitarie: presentazione della metodologia e del relativo strumento informatico per l’analisi del contesto e la valutazione dei rischi.

di Gregorio Paccone.

Il passaggio alla ISO 9001:2015 nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private sta creando una certa apprensione, prova ne è il fatto che tutte le organizzazioni stanno rimandando il fatidico passaggio all’ultimo momento utile; ricordiamo che il termine ultimo è fissato per settembre 2018. Gli organismi accreditati riferiscono che moltissime organizzazioni stanno programmando il passaggio nei primi sei mesi del 2018 con un “affollamento” verso maggio e giugno.

In effetti la norma, soprattutto nelle parti più innovative, non indica approcci metodologici precisi a cui le organizzazioni possano far riferimento per essere sicure di raggiungere la conformità ai requisiti richiesti; tutti gli aspetti operativi sono demandati alla scelta delle organizzazioni stesse, creando quell’incertezza di cui si diceva prima.

In particolare le principali “zone d’ombra” si incontrano nelle modalità operative relative a tutto il capito 4 “Contesto dell’organizzazione” e ai requisiti relativi alla “Valutazione di rischi e delle opportunità“.

Va detto che fino ad oggi la cultura del “Risk Management” ed i relativi aspetti metodologici erano rimasti fuori dai sistemi di gestione per la qualità, pertanto “gli uomini della qualità” si sono trovati, in parte, impreparati ad affrontare questo nuovo approccio. Si sono trovate sicuramente avvantaggiate le strutture che hanno impostato, negli anni passati, sistemi integrati “qualità, sicurezza sul lavoro, ambiente, sicurezza dei dati” già fortemente orientati alla cultura del risk assessment.

Alla luce delle considerazioni fatte, forti della nostra esperienza nei sistemi integrati, abbiamo sviluppato un approccio metodologico e il relativo strumento informatico, che consentono alle strutture sanitarie di implementare i processi e le attività richiesti dalla ISO 9001:2015

Presentiamo nell’allegato scaricabile dal seguente link alcuni esempi di output dell’applicazione Qualità 2015 relativi proprio ai nuovi requisiti ed in particolare all’analisi del contesto, alla pianificazione e monitoraggio dei processi, alla valutazione dei rischi e delle opportunità, alla gestione delle azioni per affrontarli, alla gestione elettronica delle informazioni documentate del SGQ ecc.

La metodologia mette a disposizione delle strutture sanitarie possibili librerie di fattori interni ed esterni, misure preventive, requisiti e aspettative dei portatori di interessi tipo, comunque personalizzabili e/o integrabili dall’organizzazione, in modo da consentire l’analisi PESTLE e la generazione della matrici SWOT in modo estremamente semplice e concreto. In funzione dell’analisi del contesto e dell’individuazione dei relativi fattori lo strumento informatico consente la valutazione quanti-qualitativi dei rischi e delle opportunità e la gestione completa delle relative azioni.

Molto efficace risulta la nuova gestione dei processi (organizzati per ambiti) che consente la generazione elettronica della “Scheda Processo” dove vengono riassunti dinamicamente tutti i dati e le informazioni documentate riguardanti il processo stesso.

SCARICA IL MODELLO ISO 9001:2015 IN SANITA’

 

 

 

 

 

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ALL’ASL DI FOGGIA: L’IT NELL’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA

IL PROGETTO DEL DISTRETTO DI S. MARCO IN LAMIS: LA GESTIONE INFORMATIZZATA DEL PAZIENTE CRONICO TERRITORIALE CON UTILIZZO DELLE DIAGNOSI ICNP®

 Autori: Carla Lara d’Errico, Girolama De Gennaro, Stefano Marconcini, Gregorio Paccone

La vision e la mission del progetto

L’asserto da cui si parte fonda su tre certezze ormai ampiamente riconosciute e normate nella sanità italiana (per comodità del lettore si riportano i rispettivi riferimenti normativi):

  • L’Infermiere è il responsabile dell’assistenza generale infermieristica.[1]
  • L’assistenza infermieristica è servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa.[2]
  • Gli infermieri espletano le proprie funzioni “… utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza”.[3]

A partire da queste certezze deriva, come naturale conseguenza, la consapevolezza che la Diagnosi Infermieristica costituisce la base sulla quale scegliere gli interventi infermieristici volti a raggiungere dei risultati di cui l’Infermiere è responsabile.

Pertanto emerge un urgente bisogno di implementare l’uso delle diagnosi infermieristiche nei setting assistenziali distrettuali in cui opera l’Infermiere.

Il progetto della ASL di Foggia, quale risposta concreta alle esigenze di miglioramento delle cure domiciliari (Sicurezza, Appropriatezza, Qualità), si propone di utilizzare il linguaggio infermieristico standardizzato ICNP®, nella fase sperimentale presso il Servizio Infermieristico Distrettuale di San Marco in Lamis, con la cartella sanitaria distrettuale informatizzata sviluppata in collaborazione con la piattaforma tecnologia TaleteWeb.

Il progetto vuole garantire, come già detto, la sicurezza e la qualità delle cure al fine di soddisfare i requisiti e le aspettative di tutti i portatori di interessi: pazienti, operatori, azienda, ecc.

In quest’ottica il presente progetto non può prescindere da un’integrazione profonda delle attività di pianificazione assistenziale del paziente domiciliare, con le attività di clinical risk management e di gestione della qualità, che rappresentano le “tre gambe di un unico sgabello”.

Questa impostazione costituisce, secondo noi, la risposta più concreta ed operativa all’applicazione della recente Legge 24/2017 anche detta “Legge Gelli-Bianco” in materia di sicurezza delle cure e alle nuove linee per l’accreditamento istituzionale nelle prestazioni di assistenza domiciliare.

Perché ICNP®    

L’International Classification for Nursing Practice (ICNP®) è un linguaggio infermieristico internazionale e nel 2009 è stato accettato ed incluso nella Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO Family of International Classification). L’ICNP® è una terminologia infermieristica standardizzata di tipo combinatorio costruita dall’International Council of Nurses (ICN) nell’ambito di progetto di ricerca trentennale che ha coinvolto numerosi Paesi del mondo. La terminologia ICNP® consente di esprimere diagnosi infermieristiche, interventi infermieristici e risultati dell’assistenza infermieristica facilitando anche l’integrazione con il linguaggio locale e le altre terminologie esistenti.

Gli elementi determinanti di ICNP® che hanno influito a scegliere la terminologia sono stati i seguenti:

  • rappresenta uno standard internazionale per descrivere e confrontare la pratica infermieristica
  • contribuisce a unificare il linguaggio infermieristico armonizzando ed integrando le terminologie infermieristiche standardizzate esistenti in un’ottica internazionale;
  • include e definisce i concetti utilizzati per descrivere la pratica infermieristica a livello locale, regionale, nazionale e internazionale nei diversi ambiti clinici e contesti socio-culturali;
  • produce informazioni sulla pratica infermieristica che possono indirizzare la presa di decisioni, la formazione e le politiche sanitarie riguardo i bisogni dei pazienti, gli interventi infermieristici, i risultati di salute e l’utilizzo delle risorse;
  • facilita lo sviluppo di data-set utilizzabili nella ricerca per influenzare le politiche sanitarie tenendo conto dell’assistenza infermieristica che è necessaria per i cittadini, le famiglie e le comunità di tutto il mondo;
  • facilita la comunicazione sia all’interno della disciplina infermieristica che nella relazione con le altre discipline e ambiti del sapere;
  • incoraggia gli infermieri a riflettere sulla propria pratica e stimola il miglioramento continuo della qualità dell’assistenza infermieristica oltre che l’aggiornamento professionale.

 Perchè la cartella informatizzata

L’uso della cartella informatizzata è fondamentale per lo sviluppo del progetto.

La tenuta della documentazione sanitaria in formato cartaceo, in particolare nella gestione di utenti cronici e, soprattutto a domicilio, presenta diverse criticità:

  • voluminosità dei fascicoli con difficoltà a mantenere la cronologia e l’integrità dei fogli e di quanto è riportato;
  • difficoltà di interazione da parte di tutti i componenti dell’equipe assistenziale in tempi brevi;
  • impossibilità a consentire processi di verifica clinica e/o organizzativa in maniera sistematica e globale;
  • conservazione anomala a domicilio dell’assistito; talvolta si è verificata l’appropriazione indebita della documentazione sanitaria a domicilio da parte degli utenti o familiari, per usi non preventivamente autorizzati e, in alcuni casi smarrimento o distruzione, con notevoli problemi medico/legali.

La cartella infermieristica informatizzata al contrario, anche nel rispetto della normativa vigente, presenta i seguenti punti di forza:

  • permette l’erogazione dell’assistenza con la registrazione di tutto il Processo di Nursing applicato a qualsiasi modello teorico di riferimento; la valutazione degli obiettivi con modelli predefiniti, consente agli infermieri di avere basi di riferimento e l’utilizzo di un linguaggio comune. Tale metodica previene le contraddizioni ed errori di valutazione con forte impatto sul risk management, salvaguardando l’assistito, il professionista e l’Azienda Sanitaria
  • consente di eliminare errori attraverso l’attivazione di sistemi di alert per: prevenire dimenticanze visualizzando anche eventuali scadenze, obbligare a compilare tutti i campi, prevenire errori di forma
  • prevede la corretta compilazione del foglio unico di terapia informatizzato nel rispetto di quanto contemplato dalla raccomandazione ministeriale n°7 per la prevenzione degli errori di terapia e dalle buone norme di rischio clinico. Il foglio unico di terapia informatizzato riduce gli errori, in modo particolare, di prescrizione, di trascrizione (in quanto questa fase è eliminata) e di interpretazione
  • rende impossibile apportare modifiche, quando si salva in modo definitivo quanto scritto (come previsto dalla legislazione vigente), e quindi, in caso di contenzioso, il giudice sa che quello che è stato scritto corrisponde alla realtà del momento e che non è stato successivamente modificato;
  • permette la visione in tempo reale dei processi clinico-organizzativi, l’analisi di tutti i dati inseriti per vari scopi, l’implementazione della ricerca infermieristica.

Per consultare l’intero progetto, essere aggiornati sugli sviluppi e sui risultati, partecipare al forum e quindi condividere tutti gli approfondimenti, può contattare direttamente i responsabili del progetto:

Dott.ssa Carla Lara D’Errico: cl.derrico@aslfg.it

Dott. Stefano Marconcini: marconcini.stefano@gmail.com

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[1] Decreto 14 settembre 1994, n. 739

[2] Art. 2 Codice deontologico dell’Infermiere, 17 Gennaio 2009

[3] Art. 1, c. 1, Legge 251/2000

Innovazione tecnologica all’APSS di Trento: l’IT nelle aree Qualità, Accreditamento e Sicurezza

TaleteWeb per la gestione integrata e informatizzata delle aree Qualità, Accreditamento e Sicurezza:

a febbraio del 2017, in seguito a gara sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA), l’APSS di Trento ha affidato alla società Equipe Srl di Ancona, la fornitura del “Sistema informativo integrato TaleteWeb® per la gestione del sistema aziendale della Qualità e di quello della Sicurezza dei lavoratori nell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento

L’appalto ha avuto per oggetto la fornitura di un sistema informativo integrato, funzionante con logica web-based nativa e tecnologicamente avanzato, per:

  • la gestione dei processi di autorizzazione e accreditamento istituzionale (QUALITÀ);
  • la gestione documentale e dei processi a supporto delle attività connesse con la Qualità e gli accreditamenti volontari (QUALITÀ);
  • la gestione delle attività inerenti la sicurezza dei lavoratori con particolare riferimento a quelle svolte dal Servizio Prevenzione e Protezione (SPP)
  • la gestione delle attività della Struttura del Medico Competente (attività del Medico Competente, MC, e del Medico Autorizzato, MA) (SICUREZZA).

L’affidamento ha incluso l’integrazione con gli atri sistemi gestionali già operanti in azienda, la formazione del personale dell’APSS e le attività di assistenza full risk.

Il team di progetto di TaleteWeb® (analisti informatici e funzionali) ha affiancato i tre gruppi di lavoro costituiti in ambito APSS (Area Sistemi di governance, Servizio di prevenzione e protezione, Struttura medico competente) con risorse delle unità operative owners delle diverse applicazioni. I gruppi hanno operato sotto il coordinamento attento e puntuale della committenza (Area Sistemi di gestione).

Il Sistema integrato TaleteWeb® è stato fortemente personalizzato in funzione delle esigenze emerse in fase di analisi e calato nella specifica realtà dell’azienda APSS di Trento.

Ma vediamo quali sono i principali requisiti funzionali delle diverse applicazioni facenti parte del Sistema informativo integrato TaleteWeb® implementato dalla APSS di Trento

 APP Autorizzazione e accreditamento

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione dei processi di autorizzazione e accreditamento

  • Visualizzazione delle pratiche di accreditamento (domanda e liste di controllo);
  • Monitoraggio degli stati delle diverse pratiche di accreditamento, storicizzando le informazioni e il loro stato nel tempo
  • Gestione dei piani di adeguamento (Non Conformità, azioni correttive, audit, .) per ogni criterio contenuto nelle diverse liste di controllo
  • Impostazione di piani dei adeguamento su format standard configurabili con la definizione di punti controllo, stati, tempistiche, responsabilità e alert automatici
  • Integrazione delle pratiche con documenti elettronici (allegati word, excel pdf ecc…)
  • Tracciabilità delle informazioni storicizzandole nel tempo in modo da poter recuperare lo stato delle pratiche nelle diverse date e poterne analizzare l’evoluzione
  • Console di analisi di tutti i dati presenti nel sistema, flessibile e configurabile da parte degli utenti.

 APP Documenti

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione documentale

  • Definizione di modelli di documenti (format) standard configurabili per la gestione di svariati processi (ad processi inerenti la qualità, percorsi clinico assistenziali, check list di monitoraggio, …)
  • Gestione dell’iter di redazione, formalizzazione, catalogazione, archiviazione e diffusione della documentazione intesa, a titolo esemplificativo, come procedure, protocolli, verbali, istruzioni operative, modulistica, comunicazioni varie, planimetrie,
  • Gestione di workflow approvativi gerarchici e funzionali attraverso l’importazione dell’organizzazione aziendale (persone, ruoli, strutture e relazioni gerarchiche e funzionali) dallo specifico sistema aziendale
  • Console di analisi di tutti i dati presenti nel sistema, flessibile e configurabile da parte di utenti
  • Visualizzazione dei documenti da parte di tutti i dipendenti secondo livelli diversi di

 APP SGQ

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione del SGQ conforme alla norma ISO 9001:2015

  • Mappatura dei processi aziendali (core, gestionali, supporti, ausiliari)
  • Mappatura dei fattori interni ed esterni negativi e positivi (rischi-opportunita’; punti di debolezza-punti di forza)
  • Mappatura dei portatori di interessi
  • Analisi dei rischi e delle opportunita’
  • Valutazione fmea-fmeca di processo
  • Azioni per afforntare rischi ed opportunita’
  • Definizione degli obiettivi generali e di processo
  • Misurazione della performance dei processi (key performance indicator)
  • Valutazione della performance dei processi
  • Pianificazione degli audit interni (audit di prima e seconda parte)
  • Progettazione dei sistemi di misurazione del gradimento delle parti interessate
  • Misurazione e valutazione del gradimento delle parti interessate
  • Rilevazione dei reclami dei clienti interni
  • Azioni per correggere gli output non conformi (azioni correttive)
  • Riesame da parte della direzione delle prestazioni dei processi e del sistema qualita’

 APP SGSL

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione del SGSL conforme alla norma OHSAS 18001:2007

  • Gestione del sistema sicurezza secondo i punti della norma BS OHSAS 18001:2007 (“Occupational Health and Safety Assessment Series” edizione 2007 e succ.), come implementati in APSS (gestione delle Non Conformità, delle azioni correttive e preventive, degli audit interni, del riesame, della documentazione di sistema che comprende il manuale, le procedure, i moduli, la politica e gli indicatori) e secondo le modalità di gestione del Documento aziendale di valutazione dei rischi (DVR)
  • Gestione dell’iter di redazione, formalizzazione, catalogazione, archiviazione e diffusione della documentazione intesa come, a titolo esemplificativo, procedure, protocolli, verbali, istruzioni operative, modulistica, comunicazioni varie, planimetrie, ecc.
  • Gestione del processo di valutazione dei rischi
  • Gestione dei processi del sistemi di gestione per la qualità ISO 9001:2015 del Servizio Prevenzione e Protezione.

 APP Sorveglianza Sanitaria

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la Sorveglianza Sanitaria

  • Gestione delle scadenze delle visite per la sorveglianza sanitaria con i relativi preavvisi
  • Invio delle informazioni in uscita (giudizi d’idoneità, CSR, DOSP, dati dell’allegato “3B”, malattie professionali, dati relazioni per Riunione periodica, dati fatturazione, altre elaborazioni) anche tramite modalità informatiche quali PEC e protocollo informatico aziendale
  • Gestione dei dati previsti dalla normativa vigente nella Cartella Sanitaria e di Rischio (si veda il decreto legislativo 81/2008 ed il Decreto del Ministero della Salute del 9 luglio 2012 in merito agli Allegati “3A” e “3B”)
  • Elaborazione automatica dei dati utili alla compilazione dell’allegato “3B” previsto dalla normativa vigente (si veda il decreto legislativo 81/2008 ed il Decreto del Ministero della Salute del 9 luglio 2012 in merito agli Allegati “3A” e “3B”)
  • Inserimento nel sistema del profilo di rischio e dei dati relativi all’esposizione del lavoratore.

La gestione della formazione nelle strutture socio – sanitarie pubbliche e private: obblighi normativi, rischi ed opportunità

OBBLIGHI GENERATI DALLE NUOVE REGOLE DELL’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE

Nelle diverse Regioni e Province autonome è in corso Il processo di adeguamento ai nuovi requisiti nazionali di accreditamento. Tutti i sistemi di accreditamento regionali dovranno infatti uniformarsi ai contenuti del “Disciplinare tecnico” (Intesa 20 dicembre 2012) che individua 8 criteri, 28 Requisiti essenziali e 123 evidenze, nei tempi previsti dall’Intesa del 19 febbraio 2015).

In particolare per la gestione delle risorse umane il disciplinare tecnico prevede che:

“Un’organizzazione sanitaria necessita di persone qualificate ed esperte per adempiere alla propria missione e soddisfare i bisogni dei pazienti. Per garantire che l’operatore sia in grado di assumere le responsabilità proprie del ruolo, l’organizzazione valuta in modo continuo le competenze al fine di identificare i bisogni e gli interventi di formazione necessaria. L’organizzazione stabilisce le modalità di monitoraggio delle competenze e di documentazione della formazione delle diverse figure professionali. In situazioni in cui la valutazione delle competenze dia esito negativo, le attività del personale devono essere supervisionate finché l’operatore non sia in grado di dimostrare il livello richiesto di competenza”

Il 4° Criterio: Competenze del personale è articolato in due requisiti e 9 evidenze che le strutture socio-sanitarie dovranno esibire alle commissioni di audit per dimostrare la conformità ai requisiti richiesti. Il rischio è incorrere in prescrizioni che possono comportare anche la perdita dell’accreditamento. Vediamo quali sono i requisiti che richiedono le evidenze da esibire (per comodità i requisiti sono stati trascritti sotto forma di domanda):

Requisito 4.1: Programmazione e verifica della formazione necessaria e specifica

  • E’ possibile individuare un responsabile per la formazione?
  • Esiste un piano di formazione che preveda: definizione degli standard di competenza per posizione, criteri di scelta delle priorità, monitoraggio delle competenze professionali e rilevazione dei fabbisogni formativi, programmazione delle attività formative?
  • E’ disponibile la valutazione dell’efficacia dei programmi di formazione continua, aggiornamento e addestramento e la valutazione della soddisfazione da parte del personale e l’eventuale miglioramento degli stessi se necessario?
  • Sono disponibili evidenze del coinvolgimento degli operatori nella programmazione delle attività di formazione, aggiornamento e addestramento?
  • Sono condivise le conoscenze acquisite all’esterno della struttura?

Requisito 4.2: Inserimento e addestramento di nuovo personale

  • E’ stato messo in atto un piano di accoglienza e affiancamento/addestramento per il nuovo personale – neo assunto/trasferito – compreso il personale volontario?
  • Sono disponibili evidenze della formalizzazione e messa in atto di un processo per la valutazione dell’idoneità al ruolo dei neo assunti?
  • E’ stato adottato e messo in atto di un piano di formazione strutturata sul rischio clinico verso i neo assunti entro il 1° anno?
  • E’ disponibile la valutazione dell’efficacia dei programmi di orientamento dei nuovi addetti e l’eventuale miglioramento degli stessi se necessario?

A chi si rivolge:

a tutte le strutture socio-sanitarie pubbliche e private accreditate con il SSN

– Strutture ospedaliere

– Strutture di assistenza territoriale extra-ospedaliere

  • Residenziali e semi-residenziali per persone con patologie psichiatriche
  • Residenziali e semi-residenziali per persone con dipendenze patologiche
  • Residenziali e semi-residenziali per persone con patologie terminali
  • Residenziali e semi-residenziali per persone con necessità di assistenza domiciliare

– Strutture che erogano prestazioni specialistiche in regime ambulatoriale

– Strutture di medicina di laboratorio

OBBLIGHI GENERATI DALL’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA (ECM)

La Formazione continua è un requisito essenziale per il corretto esercizio professionale, ossia per il mantenimento nel tempo dell’abilitazione: è obbligatoria per tutti i professionisti e richiede regole, garanzie uniformi su tutto il territorio nazionale.

Proprio per questi motivi la formazione non può essere lasciata all’iniziativa dei singoli, ma va governata mediante la programmazione di obiettivi e interventi specifici che possono essere sostenuti dal sistema Global Service ECM.

L’ECM è il processo attraverso il quale il professionista della salute si mantiene aggiornato per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale. La Formazione Continua in Medicina comprende l’acquisizione di nuove conoscenze, abilità e attitudini utili a una pratica competente ed esperta.

“Tutti gli operatori sanitari che direttamente operano nell’ambito della tutela della salute individuale e collettiva, indipendentemente dalle modalità di esercizio dell’attività, compresi dunque i liberi professionisti”, devono conseguire i crediti ECM.

L’obbligo formativo ECM decorre dal 1 gennaio (anno solare) successivo a quello di iscrizione all’Albo e viene conteggiato in trienni per un totale di 150 crediti in 3 anni.

Ogni struttura socio-sanitaria deve verificare con continuità la regolarità del proprio personale agli obblighi ECM, monitorando il numero di crediti ottenuti rispetto a quelli richiesti.

Il personale non in regola deve essere invitato ad adeguarsi pena la sospensione dall’attività lavorativa; in caso contrario risponde la struttura sia ai fini dell’accreditamento istituzionale che di eventuali responsabilità legali nella gestione del contenzioso.

OBBLIGHI GENERATI DAL DLgs 81/08 IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA

Le strutture di ricovero e cura, ospedali e non solo, sia pubbliche che private, rientrano nell’ambito della normativa che riguarda i luoghi di lavoro, e devono quindi risultare conformi ai requisiti definiti nel capo I del Titolo II (artt 62-64) del Testo Unico sulla Sicurezza.

Il 26 gennaio 2012 è entrato in vigore l’accordo Stato/Regioni sulla formazione obbligatoria dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro. In tale accordo sono contenute le procedure per adempiere agli obblighi di formazione dei lavoratori secondo quanto previsto dall’art.37 del d.lgs.81/2008.

tutti i lavoratori devono essere sottoposti a formazione (compresi i lavoratori atipici e quelli assunti a tempo determinato). E’ previsto che ogni lavoratore sia sottoposto ad una formazione generale di 4 ore (per qualsiasi tipo di azienda) alla quale si aggiunge una formazione specifica di durata variabile a seconda del settore di appartenenza dell’azienda.

Le strutture sanitarie sono classificate ad alto rischio pertanto la formazione da erogare al personale oltre alle 4 ore do formazione generale prevede 12 ore per la formazione specifica.

Sono da formare inoltre i preposti ed i dirigenti, gli RLS, il RSPP e gli addetti alle emergenze. La legge prevede un aggiornamento, ogni 5 anni per tutti i lavoratori, di 6 ore

Facciamo presente che la sanzione prevista per l’inadempienza è l’arresto da 2 a 4 mesi o l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro.

COSA PROPONGONO L’APSI E TALETEWEB

Tutto quanto riportato in precedenza dimostra che in sanità, come è giusto che sia, si annette moltissima importanza alla informazione e formazione del personale.

Nelle grandi strutture pubbliche e private le attività di gestione della formazione vengono demandate ad articolazioni organizzative strutturate e stabili.

Nell’attuale panorama nazionale anche le organizzazioni più grandi, però, incontrano difficoltà a gestire in maniera efficace ed efficiente questi delicati processi. Molti ricorrono a piattaforme gestionali con software sempre più complessi e costosi che aiutano a pianificare e monitorare le attività. Tenere costantemente aggiornato il dossier formativo di centinaia di dipendenti non è sicuramente cosa semplice.

A maggior ragione le strutture socio-sanitarie di medie e piccole dimensioni che non possono strutturare degli uffici formazione dedicati, rischiano di non gestire adeguatamente questi processi ed incorrere in potenziali gravissimi sanzioni come visto in precedenza, ma cosa più grave, di non essere in grado di garantire le necessarie competenze del personale per fornire prestazioni sicure e con adeguati standard qualitativi.

APSI e TALETEWB si propongono come il partner esterno capace di affiancare la struttura cliente e fornire a 360 gradi, in outsourcing, l’intero servizio di gestione della formazione in ottemperanze a tutti gli obblighi normativi riportati nei paragrafi precedenti.

APSI e TALETEWEB utilizzando, a supporto delle attività, la piattaforma informatica TaleteWeb attualmente installata in importati ASL, Aziende Ospedaliere e Case di Cura private italiane, garantiscono al cliente il mantenimento della conformità a tutti gli obblighi di legge.

Oltre all’attività gestionale APSI e TALETEWB mettono a disposizione della struttura cliente, per l’erogazione dei contenuti formativi, sia il proprio catalogo di corsi RESIDENZIALI e FAD accreditati ECM che corsi ad hoc progettati e accreditati in funzione delle specifiche esigenze.

APSI è un provider nazionale ECM (Provider 1772) sia residenziale che FAD ed è pertanto in grado di accreditare qualsiasi tipo di corso. Con il gruppo API – TALETEWEB collaborano professionisti di primaria importanza capaci di progettare corsi, in ambito socio-sanitario, con elevati contenuti clinico-assistenziali, manageriali, di clinical gorvernace e clinical risk managemnt.

Il sistema informatico TALETEWEB, oltre al software gestionale per l’ufficio formazione, mette a disposizione la piattaforma TaleteWeb E-learning per l’erogazione dei contenuti in modalità FAD e blanded. I sistemi sono integrati in modalità nativa pertanto completato il corso FAD i dati e l’attestato vengono caricati automaticamente dal gestionale che va ad alimentare il dossier formativo del dipendente.

La ISO 9001:2015 nelle strutture sanitarie: un modello operativo

Un unico modello organizzativo – informatizzato per applicare la ISO 9001:2015 in un’impresa sanitaria e socio-sanitaria.

Come ormai noto, il passaggio alla nuova norma ISO 9001:2015 “obbliga” le aziende certificate ad impostare il proprio sistema di gestione per la qualità (SGQ) sul “risk-based thinking” (pensiero basato sul rischio).

In altre parole, come già avviene per i sistemi di gestione relativi alla sicurezza e salute, alla privacy e soprattutto per i modelli organizzativi 231, anche per la qualità diventa indispensabile l’analisi dei rischi e delle opportunità in funzione dei fattori interni ed esterni derivanti dall’analisi del contesto in cui opera l’azienda.

Tuttavia nella norma ISO 9001:2015 non vi sono requisiti che richiedono metodi formali per la gestione del rischio o un processo documentato di gestione dello stesso. Ogni organizzazione può decidere se sviluppare o meno una metodologia di gestione del rischio più estesa rispetto a quanto richiesto dalla norma internazionale stessa o ricorrere ad altre linee guida o norme specifiche come la ISO 31000.

Questa impostazione sta creando incertezza alle aziende sanitarie e socio-sanitaria nella riprogettazione del proprio SGQ dovendo anche dare applicazione concreta ed operative alle altre numerose novità introdotte dalla nuova edizione della norma (per scaricare la nostra Linea Guida per l’adeguamento del SGQ alla ISO 9001:2015: clicca qui)

TaleteWeb, forte dell’esperienza ventennale nei sistemi di gestione, ha messo a punto un modello completamente informatizzato che consente all’azienda una gestione condivisa dei principali processi di governo clinico e clinical risk management:

  • analisi del contesto e dei fattori interni ed esterni (metodologie PESTLE e SWOT)
  • gestione delle parti interessate e relativi requisiti
  • valutazione dei rischi e delle opportunità
  • gestione delle azioni per affrontare rischi ed opportunità
  • gestione completa di tutti i processi aziendali, con generazione elettronica della “Scheda Processo” (a regime vanno a sostituire tutto l’impianto di procedure, istruzioni, moduli cartacei, con l’obiettivo di fare “zero carte“)
  • gestione di tutti i dati e delle informazioni per la generazione elettronica dello “Standard di prodotto” di ogni singola articolazione organizzativa che va a sostituire il Manuale della Qualità;
  • gestione degli obiettivi e degli indicatori di processo (KPI)

Oltre ai processi strategici, il modello messo a punto gestisce tutte le attività contemplate dai sistemi di gestione con “strutture di alto livello” (qualità, ambiente, sicurezza, privacy) con modalità e funzionalità che facilitano la comunicazione interna, la gestione dei processi decisionali, e l’analisi dei dati ai fini del miglioramento.

Per approfondire la conoscenza del modello organizzativo – informatizzato proposto può scaricare una breve presentazione oppure contattarci per richiedere un appuntamento con un nostro esperto che, senza nessun impegno da parte sua, le illustrerà metodologie e software e le fornirà un account gratuito per accedere ad un ambiente di prova direttamente on line.

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A Caserta importante convegno sul rischio clinico e sulla sicurezza delle cure

L’ASL e la Confindustria di Caserta organizzano un interessante convegno sul rischio clinico e la sicurezza delle cure alla luce della legge n° 24 2017 (Legge Gelli-Bianco)

Mercoledì 28 giugno presso la sala convegni di Confindustria a Caserta si ritroveranno esperti sia della sanità pubblica che di quella privata, di diverse regioni italiane, per affrontare questo importante tema e illustrare ai partecipanti (il convegno è accreditato ECM con 5 crediti) come le diverse realtà della sanità nazionale stiano affrontando questo importantissimo processo di cambiamento che investe tutta la sanità italiana.

I relatori, direttori di strutture complesse “Risk management” di importanti aziende sanitarie e rappresentanti dell’AIOP e dell’ARIS, presenteranno le innovazioni organizzative e tecnologiche, in particolare attraverso l’ausilio dell’Information technology applicato ai processi di risk management, attuate e/o in fase di attuazione per migliorare la sicurezza delle cure e più in generale gli standard qualitativi delle prestazioni.

Dalle diverse relazioni emergerà chiaramente come, per le aziende sanitarie più attente e sensibili alla problematica del rischio clinico, la recente Legge n° 24 (detta “legge Gelli-Bianco) rappresenti una grossa opportunità e soprattutto quale potranno essere le ricadute positive per i pazienti, per gli operatori e per le aziende stesse.

L’ASL di Caserta e la Confindustria di Caserta hanno voluto fortemente questo convegno per trasmettere il messaggio che anche nelle Regioni del Sud, per le quali più spesso passano notizie di “malasanità”, sia le aziende pubbliche che quelle private si stanno muovendo in modo concreto per migliorare la sicurezza delle cure e la qualità delle prestazioni.

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