Policlinico Paolo Giaccone: la piattaforma TaleteWeb a supporto della riduzione del rischio sanitario e del miglioramento della qualità.

Grazie al progetto TaleteWeb, sviluppato da Equipe s.r.l. e fornito da Web Genesys nell’ambito di un progetto di sanità digitale, il Policlinico Paolo Giaccone di Palermo intraprende un percorso per l’ottimizzazione dei processi e l’informatizzazione della gestione del Rischio Clinico.

Nello scenario italiano, dove ogni anno i costi della medicina difensiva gravano sul Servizio Sanitario Nazionale per diversi miliardi di euro, l’ottimizzazione dei processi e l’informatizzazione della gestione del contenzioso e del Rischio Clinico rappresentano passi necessari e non più differibili per qualunque struttura operi nel settore sanitario.

L’urgenza è resa ancor più evidente alla luce di quanto previsto dalla Legge Gelli-Bianco e da altre recenti normative sulla responsabilità sanitaria, che ridisegna in maniera sostanziale il quadro normativo di riferimento in materia e i rapporti intercorrenti tra paziente, medico e le strutture sanitarie e socio-sanitarie sia pubbliche che private.

Per approfondire la conoscenza del nostro modello digitale per la gestione integrata di Rischio Clinico, Qualità, Accreditamento e Documenti di sistema, fornito al Policlinico Giaccone, scarichi questa breve presentazione.

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Congresso annuale SICP: Innovazioni e Soluzioni per la Sanità Digitale presentate da TaleteWeb 

Il congresso annuale della Società Italiana di Cure Palliative (SICP), tenutosi dal 21 al 23 novembre 2024 a Riccione, ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento e confronto nel settore della sanità, con particolare attenzione alle tematiche dell’assistenza domiciliare, delle cure palliative e dell’innovazione tecnologica applicata alla sanità. Durante l’evento, Equipe Srl di Ancona, proprietaria del marchio Taleteweb, ha presentato le sue soluzioni innovative nel campo della documentazione clinica informatizzata, proponendo un ampio ventaglio di strumenti tecnologici destinati a migliorare la qualità e l’efficienza dell’assistenza sanitaria, con un focus specifico sulla gestione delle cure palliative, sia in ambiente ospedaliero che domiciliare. 

Le Soluzioni Innovative di Taleteweb: dalla Cartella Clinica per l’Hospice alla Telemedicina 

Le presentazioni di Taleteweb si sono concentrate su prodotti avanzati per la gestione della documentazione clinica informatizzata, utilizzati in contesti complessi come gli hospice e l’assistenza domiciliare palliativa. La cartella clinica elettronica proposta per l’Hospice, infatti, si è rivelata una risorsa fondamentale per ottimizzare la gestione delle informazioni relative ai pazienti e garantire una continuità assistenziale di qualità. Inoltre, la piattaforma permette di integrare anche strumenti di telemedicina, agevolando il monitoraggio remoto dei pazienti e migliorando l’efficacia delle cure, soprattutto per quelli che non necessitano di ricovero ospedaliero ma che richiedono comunque un monitoraggio costante. 

Una delle presentazioni più significative è stata quella riguardante l’utilizzo della documentazione informatizzata nelle cure domiciliari, supportata da applicativi di telemedicina. Un’importante ASL ha infatti mostrato come la piattaforma Taleteweb sia utilizzata per la gestione delle cure domiciliari, sia tradizionali che palliative, con l’ausilio di strumenti di telemedicina che consentono di monitorare da remoto parametri vitali, condizioni di salute e risposte alle terapie, migliorando l’efficacia del trattamento e la qualità della vita del paziente. 

Sanità Digitale: una necessità per il futuro della sanità territoriale 

Il congresso ha dato spazio a un dibattito molto intenso sulla necessità di sviluppare ulteriormente la sanità digitale, con un’attenzione particolare alla sua implementazione sul territorio. I partecipanti hanno sottolineato come la digitalizzazione dei dati sanitari non sia più una scelta opzionale, ma una vera e propria necessità. La gestione informatizzata della cartella clinica e dell’assistenza, tanto nelle strutture residenziali quanto nei servizi domiciliari, è ormai considerata un requisito fondamentale per il buon governo del sistema sanitario, specialmente quando si tratta di gestire la complessità della rete di servizi che si sviluppano sul territorio. 

In questo contesto, la cartella clinica/assistenziale informatizzata è vista come lo strumento principale per raggiungere gli obiettivi del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, una piattaforma che si propone di centralizzare tutte le informazioni sanitarie del paziente in un unico dossier elettronico, rendendo accessibili i dati in tempo reale a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel percorso di cura. Solo attraverso l’uso di questi strumenti avanzati sarà possibile ottenere una gestione efficiente e integrata dei dati, che è essenziale per garantire una cura continua, sicura ed efficace. 

L’Intelligenza Artificiale per la profilazione e il monitoraggio 

Tra le innovazioni più apprezzate nel corso del congresso, un’attenzione particolare è stata rivolta alle strutture SMART, un progetto su cui il team di ingegneri di Taleteweb sta collaborando con l’Università Politecnica delle Marche. Il sistema, ancora in fase di sviluppo, prevede l’utilizzo di strumenti avanzati di intelligenza artificiale (IA) per la profilazione dei pazienti, con un focus specifico su due aspetti cruciali della gestione della salute: la rilevazione automatica delle cadute e la misurazione del dolore. 

Grazie a algoritmi integrati con le scale di valutazione clinica, il sistema è in grado di monitorare costantemente i pazienti, rilevando segnali di rischio e intervenendo tempestivamente in caso di necessità. Questo approccio intelligente permette di ottimizzare le risorse e garantire una risposta più rapida ed efficace, contribuendo così al miglioramento della qualità delle cure. 

I prodotti presentati nello stand di Taleteweb 

Nel corso delle tre giornate del congresso, i partecipanti hanno potuto esplorare i vari prodotti core di Taleteweb, presentati nello stand dell’azienda: 

  1. Sistema Integrato Taleteweb Sanità – Una piattaforma completa per la gestione e l’integrazione delle informazioni sanitarie, destinata a strutture ospedaliere e territoriali. 
  1. Applicativo per Hospice – Un software avanzato per la gestione delle cure palliative, che include strumenti smart per il monitoraggio dei pazienti e la gestione delle terapie. 
  1. Applicativo per Assistenza Domiciliare/Palliativa Integrata – Un’applicazione che consente di gestire le cure domiciliari e palliative in modo integrato, con il supporto di tecnologie di telemedicina per il monitoraggio remoto. 
  1. Telemedicina – Soluzioni avanzate per la telemedicina, che permettono di monitorare e gestire i pazienti a distanza, migliorando l’accesso alle cure e l’efficacia del trattamento. 
  1. Smart Residenze – Strutture residenziali dotate di tecnologia avanzata per il monitoraggio continuo delle condizioni dei pazienti, con l’ausilio di sensori e dispositivi smart. 
  1. Rischio Clinico – Strumenti per la valutazione e la gestione del rischio clinico, che utilizzano algoritmi avanzati per identificare tempestivamente i fattori di rischio e intervenire in modo adeguato. 

Conclusioni: verso un futuro digitale per la sanità 

Il congresso ha messo in luce l’importanza di un’evoluzione rapida e continua della sanità digitale, non solo come risposta a normative e leggi sempre più stringenti, ma anche come necessità per migliorare la qualità e l’efficacia dell’assistenza sanitaria. Le soluzioni presentate da Taleteweb sono un esempio concreto di come la tecnologia possa essere messa al servizio del sistema sanitario per rispondere alle sfide del futuro, soprattutto per quanto riguarda le cure palliative, l’assistenza domiciliare e la gestione dei dati clinici. 

L’interesse suscitato durante le tre giornate del congresso conferma che la strada intrapresa verso una sanità sempre più digitale, integrata e intelligente è quella giusta per costruire un futuro di cure più sicure, efficienti e a misura di paziente. 

A CURA DI:

Specialist Dott. Stefano Marconcini

Amministratore Delegato Ing. Gregorio Paccone

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Cartella Clinica Informatizzata per la Neuropsichiatria Infantile: la collaborazione con l’ASL di Benevento.

Parliamo oggi della nostra collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale di Benevento, in particolare con il Dipartimento di Salute Mentale, con cui abbiamo sviluppato una cartella clinica informatizzata per la presa in carico e la gestione di patologie neurologiche e psichiatriche dell’infanzia e su problematiche psicologiche e psichiatriche in età evolutiva.

Questo progetto nasce dall’esigenza di migliorare la qualità delle cure e l’efficienza nella gestione dei pazienti pediatrici.

Il nostro punto di partenza è stato l’applicativo TaleteWeb, già utilizzato per la gestione della salute mentale. Attraverso un processo di verticalizzazione, con la collaborazione dei Professionisti della ASL di Benevento, abbiamo adattato questo strumento per rispondere alle specifiche esigenze della neuropsichiatria infantile, permettendoci di creare una sezione dedicata e che copre ogni aspetto della gestione medica, dalla raccolta dell’anamnesi alla definizione della diagnosi definitiva.

Elemento chiave di questa nuova sezione è la valutazione psicologica, che può essere personalizzata in base alle necessità dei professionisti, permettendo di definire un inquadramento diagnostico accurato, determinando il profilo funzionale e di sviluppo del paziente. In questo modo, possiamo individuare il miglior percorso terapeutico-assistenziale per ogni singolo paziente, garantendo un approccio su misura, che risponde alle specifiche esigenze.

I benefici di questo sistema sono molteplici. Non solo migliora la gestione clinica dei pazienti, ma facilita anche la comunicazione e la collaborazione tra i diversi professionisti coinvolti nel loro percorso di cura. Inoltre, offre una base solida per future estensioni e adattamenti ad altre aree della salute mentale.

La soluzione proposta si integra ed è in grado di interoperare con tutti i componenti del sistema informativo sociosanitario aziendale e, in particolare, con il clinical data repository.

Il sistema dispone anche di una applicazione mobile, con una sezione dedicata, cui possono accedere i caregiver e che ne facilita la comunicazione con il team multidisciplinare, che ha in carico il paziente.

Visualizza e/o scarica la seguente presentazione della nostra cartella per la neuropsichiatria:

TALETEWEB: LA CARTELLA CLINICA ELETTRONICA SEMPLICE, INTUITIVA E PERSONALIZZABILE

Benvenuti nel futuro della gestione sanitaria; TaleteWeb presenta l’innovativa Cartella Clinica Elettronica, progettata per rivoluzionare il modo in cui le strutture sociosanitarie gestiscono le informazioni dei pazienti/assistiti.

La Cartella Clinica Elettronica è ormai di fatto obbligatoria a partire dai requisiti di accreditamento istituzionale, dalla legge Gelli-Bianco (legge 8 marzo 2017 n. 24), che disciplina la responsabilità sanitaria e che si occupa di sicurezza delle cure e gestione del rischio clinico, dalla normativa nazionale e regionale per la presa in carico e la rendicontazione delle prestazioni.

La nostra Azienda, con sede ad Ancona, è specializzata in sistemi di gestione della Clinical Governance e della Qualità in ambito sanitario. Da decenni collaboriamo con grandi organizzazioni sanitarie, pubbliche e private, offrendo soluzioni integrate, multifunzione e multi-professione. I nostri software sono personalizzabili, duttili e accessibili anche per le piccole realtà.

La consolidata expertise professionale ci ha permesso di creare una Cartella Clinica Elettronica User-friendly, funzionale e fortemente intuitiva, realizzata da sanitari per sanitari; configurabile per setting e personalizzabile.

Affidabilità, puntualità e sicurezza ci contraddistinguono; i nostri specialisti affiancano il cliente passo dopo passo, fornendo supporto personalizzato e professionale, garantendo il miglior percorso formativo per assicurare un utilizzo ottimale delle nostre soluzioni.

Noi di TaleteWeb, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e aziende partner del territorio, stiamo inoltre partecipando al progetto Smart RSA che, utilizzando l’Intelligenza Artificiale (AI), migliorerà la performance delle strutture sociosanitarie, garantendo maggiore sicurezza per l’assistito e l’operatore, aumentando la qualità delle prestazioni.

Benvenuti nella nostra azienda, dove siamo all’avanguardia nell’innovazione e nella tecnologia. Ogni giorno, ci impegniamo a superare i limiti e a portare soluzioni innovative ai nostri clienti. Unisciti a noi e scopri come possiamo fare la differenza insieme.

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Visualizza il seguente allegato.

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LA DIGITALIZZAZIONE DEI MACRO PROCESSI DI GESTIONE DEL RISCHIO NELLE AZIENDE SANITARIE IN UNA LOGICA “ENTERPRISE”

IL SISTEMA HEALTHCARE ENTERPRISE RISK MANAGEMENT (HERM) PROPOSTO DALLA PIATTAFORMA INFORMATICA TALETEWEB

Gestire il rischio fa parte della governance e della leadership, ed è fondamentale per il modo in cui l’organizzazione viene gestita a tutti i livelli. Questo contribuisce al miglioramento del sistema di gestione. Gestire il rischio fa parte di tutte le attività riconducibili ad un’organizzazione e comprende l’interazione con le parti interessate. La direzione strategica e gli organismi di supervisione, devono assicurare che la gestione del rischio sia integrata in tutte le attività dell’organizzazione sanitaria e devono dimostrare la leadership e l’impegno (UNI ISO 31000).

Il modello di digitalizzazione del sistema Healthcare Entreprise Risk Management (HERM) proposto, si basa su due cambiamenti sostanziali: uno culturale/organizzativo e l’altro tecnologico.

Da un punto di vista organizzativo superando l’attuale visione “a silos” dei rischi aziendali, aggregando gli esiti delle analisi condotte dai risk owner (direzioni aziendali/unità operative), al fine di rappresentare i rischi in una visione univoca e prioritizzata, supportando così la Direzione Strategica e il Comitato di Gestione del Rischio aziendale nell’intraprendere le azioni di competenza.

Da un punto di vista tecnologico attraverso la realizzazione di una soluzione applicativa/piattaforma finalizzata alla gestione dei macro processi e dei processi di supporto, completamente integrata con il più ampio sistema informativo socio sanitario aziendale (SISS) del quale deve costituire un componente essenziale e strategico.

I processi di gestione del rischio, quasi sempre affidati a tecnostrutture aziendali, devono condividere informazioni, documenti, dati, utilizzare un’unica mappatura dei processi e modalità di identificazione, valutazione, ponderazione e trattamento dei rischi omogenee, in modo da restituire alla direzione strategica un quadro complessivo dei rischi stessi, dei relativi trattamenti e delle azioni di miglioramento.

La digitalizzazione del sistema HERM deve contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di questi obiettivi.

Dedicaci solo pochi minuti del tuo tempo, leggi e/o scarica il modello e il sistema proposto sintetizzato in solo cinque slides.

Per ulteriori approfondimenti puoi contattarci ai seguenti recapiti:

Equipe srl: Tel. 0712867250-3; e-mail: gregorio.paccone@talete.net

CORTE DI CASSAZIONE E CONSENSO INFORMATO

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 18283/2021, è tornata sul tema del Consenso Informato, accogliendo il ricorso di un paziente che aveva chiesto il risarcimento del danno contro l’Azienda Ospedaliera e il medico che lo aveva in cura.

La pretesa risarcitoria del ricorrente si fonda sulla condotta negligente del medico oculista che gli aveva somministrato una terapia farmacologica senza monitorarlo prima e dopo il trattamento stesso. Cosa che gli aveva procurato un’insufficienza renale. Il ricorrente sostiene, tra l’altro, di non essere stato correttamente informato, altrimenti avrebbe potuto scegliere di non proseguire il trattamento terapeutico prescritto e decidere di salvare la funzionalità epatica in luogo di quella visiva.

Già la Cassazione era intervenuta nel 2019 con la Sentenza n. 32124 affermando che “l’acquisizione da parte del medico del Consenso Informato costituisce prestazione altra e diversa da quella dell’intervento medico richiesto, assumendo autonoma rilevanza ai fini della eventuale responsabilità risarcitoria in caso di mancata prestazione da parte del paziente”.

Ci troviamo quindi in presenza di due distinti diritti. Infatti, il Consenso Informato riguarda il diritto fondamentale della persona ad esprimere una consapevole adesione al trattamento terapeutico proposto (Corte Costituzionale con Sentenza n. 438/2008).

Il Trattamento Medico Terapeutico attiene alla tutela del fondamentale diritto alla salute.

Nel dettaglio, l’informazione fornita dal medico in ordine al Consenso Informato dovrà riguardare il possibile verificarsi dei rischi di un esito negativo dell’intervento, e di un aggravamento delle condizioni di salute del paziente; ma anche il possibile mancato miglioramento.

Sempre secondo la Corte di Cassazione “la struttura ed il medico hanno il dovere di informare il paziente circa la natura dell’intervento, i suoi rischi, la portata di possibili e probabili risultati conseguibili, nonché delle implicazioni verificabili, esprimendosi in termini adatti al livello culturale dell’interlocutore, adottando un linguaggio a lui comprensibile, secondo il relativo stato soggettivo e il grado delle conoscenze specifiche di cui dispone”.

La Cassazione ha anche stabilito che “la valutazione dei rischi appartiene al solo titolare del diritto esposto, e il professionista o la struttura sanitaria non possono omettere di fornirgli tutte le informazioni necessarie”.

L’obbligo di acquisire il Consenso Informato dal paziente è a carico della struttura sanitaria e del medico; e a fronte dell’allegazione di inadempimento da parte del paziente sarà onere della struttura e del medico provare l’adempimento dell’obbligazione di fornirgli un’informazione completa ed effettiva sul trattamento sanitario e sulle sue conseguenze, senza che si possa presumere il rilascio del Consenso Informato sulla base delle qualità personali del paziente.

Infine, trattandosi di Danno Non Patrimoniale, la Cassazione ricorda che la prova del medesimo danno può essere fornita dal danneggiato con ogni mezzo e dunque anche a mezzo di presunzioni.

 

Articolo di: Corrado Moschitti

 

Applicativo URP: un cambiamento radicale

Abbiamo cercato di venire incontro a una delle principali esigenze delle strutture, ovvero la comunicazione interna ed esterna, introducendo un elemento di grande innovazione: l’empowerment dell’utente/paziente.
Questo comporterà l’utilizzo di strumenti di comunicazione diretta, sempre più efficaci, tra il paziente/cittadino/utente e le organizzazioni che erogano servizi in suo favore. Il nostro sistema sfrutta al massimo tutte le potenzialità della piattaforma TaleteWeb e dell’app Tablete, aiutando a realizzare un profondo cambiamento culturale.
Il sistema informatico TaleteWeb e l’APP Tablete sono integrati in modalità nativa. Pertanto tutto quello che avviene tramite Tablete verrà registrato automaticamente su TaleteWeb, in particolare, sull’applicativo URP.
L’applicativo URP contiene funzionalità a supporto della “tutela”, con una completa procedura per la gestione di reclami e per la rilevazione della qualità percepita da parte dell’utenza. Suo punto di forza (funzionante anche con interfaccia web) è la facilità e rapidità di comunicazione con le altre articolazioni organizzative coinvolte nei processi di tutela, di ascolto (qualità, risk management, affari legali, risorse umane ecc.) e di monitoraggio del processo decisionale.
Attraverso il nostro sistema sarà possibile:
  • Garantire agli utenti/pazienti la partecipazione attiva ai processi di erogazione dei servizi e delle prestazioni, di cui sono beneficiari, in una concreta logica di empowerment
  • Offrire un sistema completamente web based, sviluppato con tecnologie tra le più moderne ed avanzate, completamente integrato sia nella componente web app che nella componente mobile
  • Offrire funzionalità ed applicativi integrati in modalità nativa con una moderna piattaforma, sviluppata a supporto della governance di strutture complesse
  • Arginare i tempi tecnici della burocrazia

Grazie all’innovazione di questo prodotto riusciamo ad essere sempre dalla parte dei nostri clienti.

Il Sistema TaleteWeb verso la “COMUNICAZIONE 4.0″

Una delle principali esigenze delle organizzazioni e di quelle sanitarie in particolare, è sempre stata l’ottimizzazione dei processi di comunicazione esterna e comunicazione interna.

D’altronde anche gli standard internazionali di qualità e i requisiti di accreditamento istituzionale annettono grande rilevanza alla gestione della comunicazione. Il paragrafo 7.4 della norma ISO 9001:2015 prescrive: “L’organizzazione deve determinare le comunicazioni interne ed esterne pertinenti al sistema di gestione per la qualità…….

E fino a qui non c’è nessun elemento di novità rispetto ai fiumi di parole dedicate all’argomento dagli esperti di organizzazione aziendale e dei sistemi di gestione. È pur vero che ai fiumi di parole non sempre è seguita la pratica operativa, tant’è che la comunicazione rimane uno dei problemi rilevanti nelle strutture complesse. Molti errori nella realizzazione dei processi, che determinano il più delle volte il mancato soddisfacimento dei requisiti dei clienti/utenti, sono ancora dovuti a difetti di comunicazione.

A tutto quanto detto si aggiunge un altro elemento di grande novità che rende la problematica ancora più complessa, ma sicuramente più interessante e cioè “l’Empowerment del cliente/utente”. In alcuni settori, come quello della sanità, il paziente è portato sempre più a svolgere un ruolo attivo nei percorsi diagnostico terapeutici che lo riguardano. Questo comporta l’esigenza di strumenti di comunicazione diretta, sempre più affidabili e sicuri, tra il paziente/cittadino/utente e le organizzazioni che erogano prestazioni e servizi a suo favore.

È pur vero che la tecnologia sta avanzando in modo rapidissimo mettendo a disposizione strumenti sempre più efficaci e di semplice utilizzo. Qui, però, si pongono tutta una serie di problemi legati alla sicurezza dei dati e delle informazioni. È ormai sotto gli occhi di tutti l’uso, in molti casi distorto, di applicazioni informatiche derivate dal mondo dei social, come WhatsApp, per favorire la comunicazione di dati sensibili dei pazienti nella gestione dei percorsi diagnostico terapeutici. Purtroppo la pandemia COVID-19 ha accelerato questo utilizzo, a volte improvvisato e non sistemico e strutturato, con conseguenze che vedremo nei prossimi mesi ed anni.

Parlando dell’emergenza pandemica non possiamo rilevare come questa abbia accelerato alcuni processi di “empowerment” di cui si accennava prima. Sotto questo punto di vista la “Telemedicina” è una esigenza non più procrastinabile.

Anche questi ultimi argomenti ci pongono di fronte all’esigenza di quella che possiamo chiamare la “Comunicazione 4.0”.

Forti di questa vision, con il nostro team di ricerca e sviluppo, abbiamo, in tempi non sospetti, e molto prima dell’esplosione della pandemia, avviato un progetto denominandolo appunto: “Comunicazione 4.0”.

Il progetto è estremamente complesso e la complessità maggiore sta proprio nello studiare come renderlo semplice e facilmente fruibile sia dalle organizzazioni che dai loro clienti/utenti. Indubbiamente non possiamo non seguire un approccio modulare e scalabile al fine di favorire un graduale e progressivo avvicinamento a sistemi di governo che richiedono anche un profondo cambiamento culturale e di approccio sia da parte delle organizzazioni che dei loro stakeholders.

Oggi siamo pronti e abbiamo il piacere di presentarvi  la prima revisione del nostro sistema “Comunicazione 4.0” che sfrutta al massimo tutte le potenzialità sia della piattaforma “TaleteWeb” che dell’app “Tablete”.

La nostra ambizione è quella di mettervi a disposizione un modello organizzativo/informatizzato che possa aiutarvi nel realizzare il profondo processo di cambiamento di cui abbiamo parlato in quest’articolo.

Modello organizzativo informatizzato per la gestione della continuità operativa (SGCO) applicato alle strutture sanitarie

Modello organizzativo informatizzato per la gestione della continuità operativa (SGCO) applicato alle strutture sanitarie: come aumentare la resilienza delle organizzazioni sanitarie anche e soprattutto alla luce dell’esperienza CORONAVIRUS

Tutte le organizzazioni sanitarie italiane, pubbliche e private, sono state messe a dura prova, in queste ultime settimane, dall’emergenza Coronavirus. Possiamo ritenere che, in molte aziende, i processi di “clinical governance”, sulla cui reingegnerizzazione si stava lavorando in questi ultimi anni, a causa degli eventi destabilizzanti dovuti alla diffusione del virus, siano stati di fatto momentaneamente accantonati.

Anche per l’iniziale sottovalutazione della situazione, molti meccanismi organizzativi sono saltati e l’improvvisa e imprevista emergenza ha messo a dura prova la “resilienza” dell’intero sistema sanitario nazionale e la “continuità operativa” delle aziende sanitarie comprese quelle delle Regioni Italiane più “virtuose”.

Proprio in questi tragici momenti di profonda destabilizzazione delle organizzazioni sanitarie, diventano indispensabili e urgenti alcune riflessioni sulle modalità di affrontare l’organizzazione e la reingegnerizzazione dei processi (dalla gestione del personale, a quella delle scorte minime, delle apparecchiature e dispositivi, solo per fare alcuni esempi) e concetti, relativamente nuovi, come “resilienza” e “continuità operativa”.

In questa prima analisi sperimentale, ovviamente frutto del punto di vista e dell’esperienza di chi scrive, che potrà essere condiviso o meno dai lettori, si vuole fornire un contributo alle direzioni strategiche che si trovano nella necessità di dover prevedere, progettare e pianificare un profondo processo di cambiamento della clinical e della corporate governance delle aziende sanitarie.

I concetti di “resilienza delle organizzazioni” e “sistema di gestione della continuità operativa” (BCMS Business Continuity Management System) sono sempre stati, nelle grandi imprese soprattutto industriali, temi di grande attualità al punto che l’International Organization for Standardization (ISO) ha pubblicato già da diversi anni alcune norme di cui una, recepita a livello europeo, la UNI EN ISO 22301:2019Sicurezza e resilienza – Sistemi di gestione per la continuità operativa – requisiti”, è certificabile da terza parte indipendente accreditata.

La domanda fondamentale che ci siamo fatti è stata: “questi approcci strategici ed operativi (che comunemente vengono anche denominati Safety II) erano ovvero sono e saranno presenti nella visione strategica delle organizzazioni sanitarie italiane”?

I fatti sembrerebbero indicare una risposta negativa.

Eppure un sistema di gestione per la continuità operativa (SGCO) è la logica conseguenza e sintesi dell’approccio sistemico, del pensiero basato sulla gestione reattiva e proattiva del rischio, sull’analisi delle organizzazioni basata sui processi e sulle attività, sul ciclo di Deming, etc., cioè – in sintesi – sui sistemi di gestione per la qualità e sui sistemi di risk management che dovrebbero essere ormai largamente diffusi nelle organizzazioni sanitarie italiane anche in virtù dei requisiti di accreditamento.

In tante aziende sanitarie si parla costantemente di ISO 9001, di rischio clinico, di sistemi di sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, di sistemi di protezione dei dati, etc., ma, a giudizio di chi scrive, non in modo organico e trascurando il punto di vista della “resilienza e continuità operativa” del sistema nel suo complesso.

Proviamo, quindi, a riassumere brevemente e sinteticamente alcuni concetti di base di questo approccio gestionale per cercare di dimostrare quanto alcune modalità operative previste da questo modello organizzativo si sarebbero potute rilevare essenziali per ridurre, almeno in parte, l’impatto dell’immane tragedia pandemica e quanto si potranno rilevare determinanti nella necessaria e radicale reingegnerizzazione dei processi del post emergenza.

La resilienza dei sistemi organizzativi

Il termine resilienza deriva dal latino resalio; in fisica ed in ingegneria, il termine indica “la capacità di un materiale di conservare, mantenere o recuperare la propria struttura dopo aver subito una deformazione o uno schiacciamento, di restituire l’energia assorbita in un’interazione ritornando allo stato di partenza.” (Zanichelli)

La resilienza organizzativa è definita come “la capacità di un’organizzazione di anticipare, prepararsi, rispondere ed adattarsi al cambiamento incrementale e ad inconvenienti improvvisi, con l’obiettivo di sopravvivere e prosperare.

Le organizzazioni resilienti imparano a sviluppare competenze organizzative partendo dalle difficoltà, sia davanti ai cambiamenti (change management), sia di fronte a stress di vario tipo (risk management).

È indispensabile trarre insegnamenti da ciò che è accaduto, per capire fino in fondo se e come si sarebbe potuto affrontare meglio la crisi, riuscendo magari a contenerne i danni.

La vera forza di qualunque organizzazione risiede nella resilienza organizzativa, ovvero nella capacità di reagire ad eventi traumatici, improvvisi e/o progressivi, grazie alle competenze organizzative sviluppate ed imparate dalla conoscenza dei propri processi e delle attività che li compongono, dalle capacità – anche adattative – del personale incaricato di svolgerle, dallo stato di manutenzione e disponibilità delle infrastrutture e dalla visione tattica e strategica delle direzioni.

Risulta quindi evidente che tra le leve su cui un’organizzazione deve assolutamente agire per costruire, sviluppare, rafforzare e consolidare la resilienza troviamo in primis la comprensione di sé tessi, ovvero la reale e approfondita conoscenza delle proprie capacità; che significa identificare e sviluppare i punti di forza e riconoscere e mitigare le proprie debolezze.

In secondo luogo è necessario possedere la conoscenza del contesto, ovvero dell’ambiente in cui si trova ad operare l’organizzazione, tenendo in considerazione gli attori e le variabili esterne che possono avere un impatto sui processi, identificando e acquisendo le competenze, le abilità e le risorse necessarie per gestire qualsiasi tipo di situazione critica.

La continuità operativa

La continuità operativa rappresenta la capacità di un’organizzazione di continuare a fornire i prodotti e i servizi in conformità a livelli accettabili e predefiniti, a seguito di un evento destabilizzante.

Nel suo insieme, quindi, la gestione per la continuità operativa è il processo che permette di raggiungere e mantenere la continuità gestionale per mezzo della preparazione dell’organizzazione a far fronte agli eventi destabilizzanti che, diversamente, potrebbero impedirle di raggiungere i suoi obiettivi.

La continuità operativa può essere efficace e in grado di fronteggiare sia eventi destabilizzanti di tipo improvviso, per esempio un’esplosione, sia di tipo graduale e progressivo come, per esempio, una malattia epidemica.

Le attività possono essere destabilizzate da una grande varietà di eventi, molti dei quali sono difficili da prevedere o analizzare.

Tuttavia, concentrando l’attenzione – grazie a metodologie strutturate – sulla valutazione dei possibili impatti di eventi potenzialmente destabilizzanti (piuttosto che sulle loro cause) sui processi e sulle attività dell’organizzazione e sul mantenimento della loro continuità, è possibile identificare quali costituiscono per l’organizzazione stessa il fondamento per la propria sopravvivenza potendole consentire di determinare cosa sia necessario per continuare a soddisfare i suoi impegni.

Grazie al riconoscimento e all’analisi delle condizioni per il mantenimento della continuità operativa, un’organizzazione può riconoscere cosa deve essere fatto per proteggere le sue risorse (persone, siti, tecnologie e informazioni), la catena di fornitura, le parti interessate e la reputazione, prima che si verifichi un evento destabilizzante.

Con la conoscenza di questi dati ed informazioni, l’organizzazione è in grado di avere una visione realistica delle risposte che saranno più probabilmente necessarie se e quando si verificherà un determinato evento destabilizzante, in modo che essa possa con fiducia gestirne le conseguenze ed evitare impatti inaccettabili.

Un’organizzazione con un appropriato piano di gestione della resilienza e della continuità operativa può inoltre avvantaggiarsi di opportunità che diversamente potrebbero essere ritenute troppo rischiose.

I benefici di un sistema informatizzato di gestione della continuità operativa

L’interruzione dell’attività è la preoccupazione primaria per molte direzioni strategiche. Attacchi informatici, guasti IT, inondazioni, incendi, terremoti, epidemie e problemi nella supply chain sono esempi di inconvenienti che possono rappresentare una minaccia sostanziale per la gestione di qualsiasi azienda ed in particolare di quelle sanitarie.

I requisiti della norma ISO 22301 e un conforme sistema di gestione informatizzato della continuità operativa forniscono una risposta operativa e concreta a queste preoccupazioni consentendo una visione chiara e dettagliata del funzionamento della propria organizzazione. La norma offre una preziosa panoramica utile per la pianificazione strategica, la gestione del rischio, la gestione della catena di fornitura, la trasformazione del business e la gestione delle risorse.

Altri benefici sono:

  • Migliore comprensione del business attraverso l’analisi delle criticità e delle aree di vulnerabilità;
  • Maggiore resilienza organizzativa attraverso la collaborazione tra le funzioni e le squadre responsabili della gestione dei processi e delle attività;
  • Approccio coerente in tutta l’organizzazione;
  • Riduzione dei costi e minore impatto sulle prestazioni aziendali in caso di impedimenti di vario tipo;
  • Dimostrazione dell’impegno nei confronti di stakeholders come pazienti, utenti, fornitori e regolatori, riguardo la disposizione di sistemi e processi validi per la continuità operativa;
  • Benefici derivanti da una riduzione dei premi assicurativi.

L’implementazione di un sistema (metodo e modello) informatizzato per la gestione della business continuity aiuteranno le organizzazioni a:

  • Avere una migliore comprensione dell’organizzazione stessa;
  • Implementare strategie per garantire la continuità dell’attività, definendo, predisponendo e testando adeguate tattiche di risposta;
  • Mantenere il piano di business continuity attraverso esercizi e revisioni della cultura aziendale;
  • Imparare come implementare l’approccio basato sulla business continuity.

Ancona 14 Aprile 2020                                                           Gregorio Paccone

                                                                                                     Paolo De Falco

La reingegnerizzazione dei processi in sanità (BPR) – metodi, modelli e strumenti informatici

Perché ho voluto progettare e realizzare un corso sulla reingegnerizzazione dei processi (BPR) in sanità: “Sono fermamente convinto che nei prossimi anni la richiesta di strumenti di Business process reengineering (BPR), nelle strutture sanitarie, subirà una forte accelerazione, soprattutto a causa dei bruschi cambiamenti del contesto interno ed esterno determinati dai tragici fatti di questi […]