L’attuazione in Campania del “Piano Nazionale di contrasto all’antimicrobico resistenza 2017-2020” (PNCAR)

Il Programma Regionale e il ruolo delle Aziende del Sistema Sanitario

(Dott. Bruno Sarnelli: Referente regionale PNCAR)

Negli ultimi anni le Organizzazioni sanitarie mondiali sono impegnate a fronteggiare il fenomeno dell’Antimicrobico resistenza, che è stato chiaramente definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “una delle maggiori minacce per la salute pubblica, a causa dell’impatto epidemiologico ed economico del fenomeno”. In questo scenario globale, i Paesi membri dell’OMS, in occasione della WHA (World Health Assembly) del 2015, hanno approvato un Piano d’Azione Globale per contrastare la resistenza antimicrobica, il “WHO Global Action Plan on Antimicrobial resistance”, impegnandosi ad elaborare piani nazionali entro il 2017. Il Piano OMS si basa su  un approccio “One Health”, cioè un approccio integrato da parte delle Organizzazioni sanitarie, che promuova in tutti gli ambiti, sia della medicina umana che di quella veterinaria, un uso migliore degli antibiotici, ponendosi 5 obiettivi prioritari:

  1. Migliorare il livello di consapevolezza e di comprensione del fenomeno AMR attraverso efficaci programmi di comunicazione, informazione e formazione
  2. Rafforzare le attività di sorveglianza sul fenomeno AMR
  3. Migliorare la prevenzione ed il controllo delle infezioni, in tutti gli ambiti
  4. Ottimizzare l’uso degli antibiotici sia in medicina umana che veterinaria (antimicrobial stewardship)
  5. Aumentare/sostenere la ricerca e l’innovazione

Sulla spinta delle iniziative globali, anche l’Italia ha approvato nel Novembre 2017 un proprio “Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017-2020”, ispirato al Piano OMS, che impegna tutte le Regioni e Provincie Autonome italiane alla sua attuazione.

In Campania il fenomeno dell’antibiotico resistenza è particolarmente allarmante, e si associa ad una diffusa inappropriatezza nell’uso di questi principi attivi. Per questo motivo, nella nostra Regione è già  in pieno svolgimento la prima fase di attuazione del PNCAR, che si concretizza in una serie di provvedimenti ed atti di indirizzo regionali rivolti alle Aziende del SSR.

Scopo del convegno (accreditato ECM) è quello di illustrare, nel quadro d’insieme dei Programmi nazionali ed internazionali per il contrasto al fenomeno AMR, gli obiettivi e le azioni previsti dagli anzidetti interventi regionali, nonché le loro ricadute su diversi livelli organizzativi ed operativi Aziende del SSR.

Nel corso dell’evento sarà presentato il corso FAD: Antibiotico resistenza ed antibiotico terapia in Campania

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I nuovi requisiti di accreditamento delle strutture di assistenza territoriale extra-ospedaliere: opportunità o rischio

Come noto a tutti gli operatori della sanità, nelle diverse Regioni e Province autonome è in corso Il processo di adeguamento ai nuovi requisiti di accreditamento.

Tutti i sistemi di accreditamento regionali dovranno infatti uniformarsi ai contenuti del “Disciplinare per la revisione della normativa dell’accreditamento” (Intesa Stato-Regioni del 20 dicembre 2012) che individua 8 criteri/fattori di qualità, 28 Requisiti essenziali e 123 evidenze, nei tempi previsti dall’Intesa Stato-Regioni del 19 febbraio 2015.

Molte Regioni hanno già adottato il “nuovo” Manuale di accreditamento in attuazione del Patto per la salute 2010-2012 e tra queste la Regione Lazio.

In questo articolo vogliamo porre l’attenzione sul processo di accreditamento che dovranno affrontare tutte le strutture residenziali e semi-residenziali e domiciliari deputate all’assistenza extra ospedaliera.

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L’INFORMATIZZAZIONE DEI PROCESSI DI GOVERNO CLINICO

LE RICADUTE POSITIVE E IL VALORE AGGIUNTO CREATO PER L’AZIENDA SANITARIA

Premessa

In questo articolo proviamo a dare una risposta alla domanda: perché un’azienda sanitaria, pubblica o privata, deve investire in tecnologie dell’informazione (IT) finalizzate all’informatizzazione dei processi di governo clinico ed in particolare dei processi di gestione della Qualità, del Rischio Clinico e dell’Accreditamento Istituzionale?

Ovviamente tutti siamo portati a individuare quale obiettivo primario il miglioramento dell’esito finale delle prestazioni erogate in termini di elevati standard di qualità e massima sicurezza delle cure; in sostanza la soddisfazione delle aspettative del paziente.

Le strutture sanitarie sono sistemi di altissima complessità organizzativa che operano in un contesto esterno ed interno caratterizzati da continui cambiamenti e che quindi richiedono altrettanto repentini adattamenti.

Il raggiungimento, quindi, dell’obiettivo finale non può prescinde da un’analisi dinamica e costante dell’impatto dei fattori di rischio e delle opportunità indotte dal contesto esterno e da quello organizzativo.

Analisi del contesto esterno

Contesto politico

Negli ultimi anni la sanità italiana è stata interessata da un importante cambiamento del contesto esterno con l’entrata in vigore di un nuovo quadro normativo che impone una significativa reingegnerizzazione dei processi organizzativi di tutte le strutture sanitarie pubbliche e private.

Le leggi e norme di maggior impatto sono state:

  • Legge 8 marzo 2017, n 24 (Legge Gelli Bianco) – «Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché’ in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie»;
  • Nuovi requisiti nazionali di accreditamento (articolo 7 del Patto per la Salute 2010-2012);
  • Nuovi requisiti introdotti dalle norme volontarie quali la ISO 9001:2015, J.C.I, ecc.

La mancata conformità ai requisiti introdotti da queste norme comporta rischi notevoli per l’azienda sanitaria e per gli esercenti attività sanitarie sia sotto il profilo penale (per le persone fisiche) che sotto il profilo amministrativo (per le persone giuridiche).

Si pensi, ad esempio, all’art.6 della “legge Gelli” sulla colpa grave che dice: qualora l’evento si è verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico assistenziali, ………………….

Viceversa, un efficace ed efficiente adeguamento da parte dell’azienda, può rappresentare una notevole opportunità in termini di vantaggio competitivo.

Contesto sociale

Ormai il fenomeno delle denunce dei pazienti per casi di malasanità, in Italia, è in continuo incremento. La gestione del contenzioso per l’azienda sanitaria diventa una vera e propria emergenza. I premi assicurativi crescono a dismisura e per le aziende in autoassicurazione (SIR) o in gestione blanded, diventa complicato gestire le “riserve di bilancio”. Senza considerare, inoltre, il danno d’immagine per l’azienda, ma cosa più grave l’aumento di mobilità passiva dovuta a pazienti che scelgono di farsi curare in strutture ritenute più “affidabili” molte volte in altre Regioni.

Gestire i sinistri più gravi, costa al sistema sanitario normalmente da 250-500mila euro in su per ciascun sinistro. Nel periodo tra il 2004 e il 2012 l’importo medio liquidato per i risarcimenti è stato di 26.220 euro, ma si è arrivati a una punta massima di 5.387.470 euro

Non dimentichiamo che la piena attuazione della già più volte richiamata Legge 24, comporta l’obbligo della pubblicazione sui siti aziendali e sui portali regionali dell’andamento degli eventi avversi e della sinistrosità che costituirà un vero e proprio “rating” per l’azienda. Chiaramente per l’azienda sanitaria tutto ciò, come è facilmente comprensibile, potrà diventerà una enorme opportunità o un rischio notevole.

Analisi del contesto interno

I rischi maggiori di un’azienda sanitaria, legati al contesto organizzativo, sono prevalentemente dovuti ad alcuni possibili punti di debolezza. Esaminiamo nel seguito alcuni tra i principali:

Dematerializzazione del cartaceo

Oggi si assiste, in molte aziende sanitarie, al proliferare di sistemi gestionali, soprattutto afferenti alla clinical governance, assolutamente e completamente ancora cartacei con generazione di sovrastrutture rappresentate da decine di procedure e altri documenti, molte volte fini a sé stessi, che nessuno leggerà mai che comportano, spesso, costi senza un chiaro valore aggiunto. Ma la singola azienda sanitaria ha mai provato a fare un calcolo di quanto costa produrre tutta questa carta? Facciamo un esempio di cosa accade oggi in molte realtà:

Un infermiere che debba fare una segnalazione di incident reporting (attività ormai di fatto obbligatoria per legge) deve trovare il modulo, fotocopiarlo, scrivere le informazioni e i dati richiesti, fotocopiare il tutto per tenersene una copia, far arrivare fisicamente il documento agli interessati i quali devono fare uno sforzo per interpretare la calligrafia, registra i dati (quelli importanti molte volte risultano omessi) il un foglio di Excel, elaborare il tutto e in molti casi a chi ha fatto la segnalazione non ritorna nessun feed-bach delle azioni reattive messe in atto. Quanto costa tutto ciò? quanto tempo ha perso l’infermiere? qual è l’effettivo valore aggiunto in termini di miglioramento della sicurezza del paziente?

Comunicazione interna

La comunicazione interna in un’azienda sanitaria rappresenta il vero “tallone d’Achille” che genera rallentamenti e ritardi nella realizzazione di processi, errori, insoddisfazioni dei portatori di interessi ed ovviamente come risultato finale la percezione negativa dell’utente finale, il paziente.

La non fluida e sistematica comunicazione tra i diversi soggetti coinvolti nei processi determina anche un uso non ottimizzato delle risorse e quindi una perdita di efficienza e di valore.

Processi decisionali

I sistemi di gestione comportano l’assunzione di precise responsabilità (chi-fa-cosa) e il monitoraggio degli esiti delle stesse. Purtroppo, molte volte, diventa difficile se non impossibile, a meno di utilizzare risorse dedicate, monitorare le decisioni assunte e le azioni programmate che alla fine rimangono non verificate né nell’attuazione e né tantomeno nell’efficacia. Basti pensare alle tante e lunghe riunioni determinate dai sistemi di gestione. Quante aziende eseguono un’analisi dei costi-benefici del sistema di comunicazione e dei processi decisionali. Quanto è costato “decidere” (ore del personale impiegato in incontri, riunioni, audit, riesami, ecc.) e a fronte dell’investimento quale incremento di valore è stato realizzato per il sistema e per l’utente finale? (ovviamente parliamo di “valore e non del mero aspetto monetario). Il più delle volte questa domanda rimane senza risposta.

La convenienza economica dell’investimento

Alla luce di quanto detto nei paragrafi precedenti risultano evidenti le innumerevoli economie di scala che è possibile conseguire nel medio periodo adottando sistemi innovativi di information technology e il valore aggiunto per l’azienda, l’intero sistema sanitario e soprattutto per il paziente.

In una possibile analisi dei costi benefici, legati all’implementazione di un sistema informatizzato per la gestione dei processi di clinical governance circoscritti a: rischio clinico, qualità e accreditamento, proviamo ad elencare qualitativamente, nella seguente tabella, gli investimenti necessari e i possibili benefici nel medio e lungo periodo

INVESTIMENTI (COSTI) BENEFICI (INCREMENTO VALORE)
Tecnologie: acquisto del software e adeguamento dell’hardware e delle reti (se necessario) Riduzione dei costi del contenzioso (premi assicurativi, risarcimenti) in seguito a diminuzione degli errori
Risorse umane: adeguamento della formazione e sviluppo di competenze specifiche, in materia di rischio clinico e qualità, di tutto il personale Riduzione dei costi operativi indotti dal miglioramento organizzativo (riduzione carta, riduzione tempi morti, riduzione tempi di esecuzione dei processi, ecc.)
Adeguamento dei metodi di lavoro: costi indotti dal cambiamento nelle fasi di start up Diminuzione della mobilità passiva e quindi incremento del valore della produzione
Miglioramento della produttività indotta dalla riduzione del contenzioso organizzativo, miglioramento del clima aziendale, maggiore partecipazione e condivisione degli obiettivi da parte del personale
Riduzione dei costi indotti dal quadro sanzionatorio legato alle eventuali inadempienze

Proviamo a tradurre, nella tabella che segue, questa analisi di massima in termini monetari; ovviamente risulterebbe oltremodo difficoltoso fare un’analisi di valore completa (è facilmente comprensibile come la sicurezza delle cure ha un valore inestimabile). Riportiamo solo le voci dove i valori monetari sono direttamente attribuibili. I valori indicati sono frutto dell’esperienza di chi scrive, sicuramente non da considerarsi esaustivi per tutte le strutture, suscettibili di significative integrazioni. L’obiettivo di chi scrive è solo fornire delle indicazioni di massima sul ritorno economico nel breve e medio periodo dell’investimento. Il ritorno nel lungo periodo potrebbe essere, in molti casi, la sopravvivenza stessa dell’azienda.

INVESTIMENTI (COSTI) BENEFICI (INCREMENTO VALORE)
Tecnologie-software gestione rischio clinico, qualità, accreditamento: 40.000 € (una tantum)servizi di assistenza full risk: 6.000 € (anno)46.000 € Riduzione costi contenzioso a regime (stimato prudenzialmente solo su eventi avversi fino a grado 6° escludendo eventi sentinella) Importo medio risarcimento 30.000 € per riduzione eventi avversi con danno pari a n° 10/anno300.000 €
Risorse umaneFormazione e aggiornamento competenze direzioni mediche, coordinatori, referenti, facilitatori Ore stimate formazione anno di avviamento 12 ore per 200 operatori90.000 € Riduzione costi operativi(stimato prudenzialmente solo su dematerializzazione (fotocopie, scansioni, distribuzione, archiviazione, recupero Risparmio per pagina dematerializzata 5 € per 10.000 pagine (prudenziale)50.000 €

Il progetto di informatizzazione

Lo sviluppo di un sistema informatizzo “qualità, accreditamento e rischio clinico” integrati permette di orientare tutta l’organizzazione verso un miglioramento delle condizioni organizzative al fine di limitare gli errori di sistema facendo leva sul desiderio delle persone di cambiare per migliorare, grazie alla consapevolezza e alla conoscenza.

Obiettivo primario del progetto è quello di perseguire in modo strutturato e sistemico, grazie ad un percorso di Sanità Digitale, il miglioramento continuo della sicurezza (per il paziente, per i visitatori e per gli operatori) e della qualità delle prestazioni e quindi delle performance e della soddisfazione di tutti i portatori di interessi a partire, ovviamente, dai pazienti.

Facendo nostro lo slogan del Forum sulla sanità digitale con questo progetto l’azienda sanitaria può “tracciare una rotta verso una salute universale, equa e sostenibile”. Il presupposto di tutto ciò è un consolidamento della “via digitale” alla sanità; consolidamento possibile solo a partire da una reale comprensione del tema e da un dialogo inclusivo di tutti gli attori in gioco.

In questa ottica il progetto di informatizzazione supporta azioni ed interventi che si orientano su quanto desunto dalle indicazioni nazionali e regionali in materia di:

  • attività ricondotte nell’ambito del risk management a seguito dell’analisi degli eventi avversi/near miss ed eventi sentinella, del benchmarking regionale e su quanto indicato dalle linee guida regionali di risk management nonché dalle indicazioni ministeriali in tema di sicurezza dei pazienti;
  • Attività ricondotte allo sviluppo del sistema di gestione per la qualità (SGQ) in linea con le norme ISO 9001:2015 su tutta l’azienda ed in particolare alle UO Certificate o in via di certificazione;
  • Attività ricondotte nell’ambito della valutazione e mantenimento dei requisiti di accreditamento istituzionale.

Con l’ausilio del Sistema informatico le attività saranno orientate trasversalmente a tutti i processi aziendali con particolare riguardo al rispetto delle raccomandazioni ministeriali in tema di sicurezza clinica e agli obiettivi nazionali, regionali e internazionali per la qualità e la sicurezza d

Rischio clinico: Corso FAD n° 229817 accreditato per 36 crediti ECM

La gestione del rischio clinico: aspetti innovativi e il ruolo dell’informatizzazione

Il nuovo contesto, leggi, norme, regolamenti, rendono ormai non più procrastinabile il passaggio alla gestione informatizzata dei processi di risk management.

Formare la consapevolezza e la competenza del personale sanitario in materia di rischio clinico e di information technology, favorendone il passaggio culturale e l’abbandono definitivo della medicina difensiva, rappresenta la sfida del SSN per l’effettivo miglioramento della sicurezza e della qualità delle cure e non ultimo per la tutela giuridica dell’esercente attività sanitaria.

Il corso, che fornisce una risposta concreta a questa esigenza, è strutturato in 12 lezioni interattive organizzate in quattro sessioni, ogni lezione, oltre ai contenuti teorici (molti con traccia audio) e al test di apprendimento, prevede lo svolgimento di esercitazioni pratiche in un ambiente di prova del sistema informatico TaleteWeb, messo a disposizione degli studenti.

Le esercitazioni vogliono fornire la possibilità di provare in modo diretto quanto l’informatizzazione consenta di tradurre in modo efficace l’applicazione di metodologie e tecniche, proprie del rischio clinico, che la sola presentazione teorica potrebbe rendere non immediatamente fruibili nel contesto operativo dei reparti ospedalieri.

Il corso è stato realizzato con la collaborazione di docenti “risk manager” di importanti aziende sanitarie del nord, centro e sud Italia, capaci, quindi, di rappresentare l’approccio metodologico ed organizzativo di diverse realtà sanitarie italiane.

Il sistema informatico messo a disposizione per l’ambiente di prova è attualmente utilizzato da primarie aziende sanitarie italiane pubbliche e private pertanto fornisce agli studenti un valido strumento di formazione operativa ampiamente testato e consolidato.

Il progetto formativo si rivolge a tutte le professioni sanitarie ed in particolare a quanti vogliono proporsi come referenti/facilitatori del rischio clinico sia in strutture sanitarie pubbliche che private.

Il corso è rivolto sia al singolo professionista, già inserito nel mondo del lavoro, che vuole accrescere la propria competenza, che al giovane che vuole arricchire il proprio curriculum.

L’offerta formativa è rivolta anche e soprattutto alle aziende che intendono verticalizzare la formazione della propria rete di referenti e facilitatori rischio clinico. Per le aziende pubbliche il corso è disponibile sul catalogo MEPA. Per le aziende private è possibile concordare le modalità di fruizione per gruppi di operatori.

E’ possibile anche personalizzare i contenuti del corso e/o accreditarne uno su specifica richiesta dell’azienda cliente.

Vedi la struttura del corso e i docenti: clicca qui

La scheda tecnica del corso: clicca qui

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PROGETTO DI SANITA’ DIGITALE ALLA ASL NAPOLI 1 CENTRO: INFORMATIZZAZIONE DEL RISCHIO CLINICO E DELLA QUALITA

TaleteWeb-App Documenti nuove importanti funzionalità

Una risposta concreta alla Legge Gelli Nuove importanti funzionalità dell’applicazione “Gestione Documenti” sono state rilasciate a gennaio 2018 per renderla sempre più rispondente alle esigenze normative ed in particolare, per il settore sanità, alla legge 24 febbraio 2017 (anche detta Legge Gelli-Bianco).

Innovazione tecnologica all’APSS di Trento: l’IT nelle aree Qualità, Accreditamento e Sicurezza

TaleteWeb per la gestione integrata e informatizzata delle aree Qualità, Accreditamento e Sicurezza:

a febbraio del 2017, in seguito a gara sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA), l’APSS di Trento ha affidato alla società Equipe Srl di Ancona, la fornitura del “Sistema informativo integrato TaleteWeb® per la gestione del sistema aziendale della Qualità e di quello della Sicurezza dei lavoratori nell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento

L’appalto ha avuto per oggetto la fornitura di un sistema informativo integrato, funzionante con logica web-based nativa e tecnologicamente avanzato, per:

  • la gestione dei processi di autorizzazione e accreditamento istituzionale (QUALITÀ);
  • la gestione documentale e dei processi a supporto delle attività connesse con la Qualità e gli accreditamenti volontari (QUALITÀ);
  • la gestione delle attività inerenti la sicurezza dei lavoratori con particolare riferimento a quelle svolte dal Servizio Prevenzione e Protezione (SPP)
  • la gestione delle attività della Struttura del Medico Competente (attività del Medico Competente, MC, e del Medico Autorizzato, MA) (SICUREZZA).

L’affidamento ha incluso l’integrazione con gli atri sistemi gestionali già operanti in azienda, la formazione del personale dell’APSS e le attività di assistenza full risk.

Il team di progetto di TaleteWeb® (analisti informatici e funzionali) ha affiancato i tre gruppi di lavoro costituiti in ambito APSS (Area Sistemi di governance, Servizio di prevenzione e protezione, Struttura medico competente) con risorse delle unità operative owners delle diverse applicazioni. I gruppi hanno operato sotto il coordinamento attento e puntuale della committenza (Area Sistemi di gestione).

Il Sistema integrato TaleteWeb® è stato fortemente personalizzato in funzione delle esigenze emerse in fase di analisi e calato nella specifica realtà dell’azienda APSS di Trento.

Ma vediamo quali sono i principali requisiti funzionali delle diverse applicazioni facenti parte del Sistema informativo integrato TaleteWeb® implementato dalla APSS di Trento

 APP Autorizzazione e accreditamento

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione dei processi di autorizzazione e accreditamento

  • Visualizzazione delle pratiche di accreditamento (domanda e liste di controllo);
  • Monitoraggio degli stati delle diverse pratiche di accreditamento, storicizzando le informazioni e il loro stato nel tempo
  • Gestione dei piani di adeguamento (Non Conformità, azioni correttive, audit, .) per ogni criterio contenuto nelle diverse liste di controllo
  • Impostazione di piani dei adeguamento su format standard configurabili con la definizione di punti controllo, stati, tempistiche, responsabilità e alert automatici
  • Integrazione delle pratiche con documenti elettronici (allegati word, excel pdf ecc…)
  • Tracciabilità delle informazioni storicizzandole nel tempo in modo da poter recuperare lo stato delle pratiche nelle diverse date e poterne analizzare l’evoluzione
  • Console di analisi di tutti i dati presenti nel sistema, flessibile e configurabile da parte degli utenti.

 APP Documenti

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione documentale

  • Definizione di modelli di documenti (format) standard configurabili per la gestione di svariati processi (ad processi inerenti la qualità, percorsi clinico assistenziali, check list di monitoraggio, …)
  • Gestione dell’iter di redazione, formalizzazione, catalogazione, archiviazione e diffusione della documentazione intesa, a titolo esemplificativo, come procedure, protocolli, verbali, istruzioni operative, modulistica, comunicazioni varie, planimetrie,
  • Gestione di workflow approvativi gerarchici e funzionali attraverso l’importazione dell’organizzazione aziendale (persone, ruoli, strutture e relazioni gerarchiche e funzionali) dallo specifico sistema aziendale
  • Console di analisi di tutti i dati presenti nel sistema, flessibile e configurabile da parte di utenti
  • Visualizzazione dei documenti da parte di tutti i dipendenti secondo livelli diversi di

 APP SGQ

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione del SGQ conforme alla norma ISO 9001:2015

  • Mappatura dei processi aziendali (core, gestionali, supporti, ausiliari)
  • Mappatura dei fattori interni ed esterni negativi e positivi (rischi-opportunita’; punti di debolezza-punti di forza)
  • Mappatura dei portatori di interessi
  • Analisi dei rischi e delle opportunita’
  • Valutazione fmea-fmeca di processo
  • Azioni per afforntare rischi ed opportunita’
  • Definizione degli obiettivi generali e di processo
  • Misurazione della performance dei processi (key performance indicator)
  • Valutazione della performance dei processi
  • Pianificazione degli audit interni (audit di prima e seconda parte)
  • Progettazione dei sistemi di misurazione del gradimento delle parti interessate
  • Misurazione e valutazione del gradimento delle parti interessate
  • Rilevazione dei reclami dei clienti interni
  • Azioni per correggere gli output non conformi (azioni correttive)
  • Riesame da parte della direzione delle prestazioni dei processi e del sistema qualita’

 APP SGSL

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la gestione del SGSL conforme alla norma OHSAS 18001:2007

  • Gestione del sistema sicurezza secondo i punti della norma BS OHSAS 18001:2007 (“Occupational Health and Safety Assessment Series” edizione 2007 e succ.), come implementati in APSS (gestione delle Non Conformità, delle azioni correttive e preventive, degli audit interni, del riesame, della documentazione di sistema che comprende il manuale, le procedure, i moduli, la politica e gli indicatori) e secondo le modalità di gestione del Documento aziendale di valutazione dei rischi (DVR)
  • Gestione dell’iter di redazione, formalizzazione, catalogazione, archiviazione e diffusione della documentazione intesa come, a titolo esemplificativo, procedure, protocolli, verbali, istruzioni operative, modulistica, comunicazioni varie, planimetrie, ecc.
  • Gestione del processo di valutazione dei rischi
  • Gestione dei processi del sistemi di gestione per la qualità ISO 9001:2015 del Servizio Prevenzione e Protezione.

 APP Sorveglianza Sanitaria

Principali requisiti funzionali dell’applicativo per la Sorveglianza Sanitaria

  • Gestione delle scadenze delle visite per la sorveglianza sanitaria con i relativi preavvisi
  • Invio delle informazioni in uscita (giudizi d’idoneità, CSR, DOSP, dati dell’allegato “3B”, malattie professionali, dati relazioni per Riunione periodica, dati fatturazione, altre elaborazioni) anche tramite modalità informatiche quali PEC e protocollo informatico aziendale
  • Gestione dei dati previsti dalla normativa vigente nella Cartella Sanitaria e di Rischio (si veda il decreto legislativo 81/2008 ed il Decreto del Ministero della Salute del 9 luglio 2012 in merito agli Allegati “3A” e “3B”)
  • Elaborazione automatica dei dati utili alla compilazione dell’allegato “3B” previsto dalla normativa vigente (si veda il decreto legislativo 81/2008 ed il Decreto del Ministero della Salute del 9 luglio 2012 in merito agli Allegati “3A” e “3B”)
  • Inserimento nel sistema del profilo di rischio e dei dati relativi all’esposizione del lavoratore.

La gestione della formazione nelle strutture socio – sanitarie pubbliche e private: obblighi normativi, rischi ed opportunità

OBBLIGHI GENERATI DALLE NUOVE REGOLE DELL’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE

Nelle diverse Regioni e Province autonome è in corso Il processo di adeguamento ai nuovi requisiti nazionali di accreditamento. Tutti i sistemi di accreditamento regionali dovranno infatti uniformarsi ai contenuti del “Disciplinare tecnico” (Intesa 20 dicembre 2012) che individua 8 criteri, 28 Requisiti essenziali e 123 evidenze, nei tempi previsti dall’Intesa del 19 febbraio 2015).

In particolare per la gestione delle risorse umane il disciplinare tecnico prevede che:

“Un’organizzazione sanitaria necessita di persone qualificate ed esperte per adempiere alla propria missione e soddisfare i bisogni dei pazienti. Per garantire che l’operatore sia in grado di assumere le responsabilità proprie del ruolo, l’organizzazione valuta in modo continuo le competenze al fine di identificare i bisogni e gli interventi di formazione necessaria. L’organizzazione stabilisce le modalità di monitoraggio delle competenze e di documentazione della formazione delle diverse figure professionali. In situazioni in cui la valutazione delle competenze dia esito negativo, le attività del personale devono essere supervisionate finché l’operatore non sia in grado di dimostrare il livello richiesto di competenza”

Il 4° Criterio: Competenze del personale è articolato in due requisiti e 9 evidenze che le strutture socio-sanitarie dovranno esibire alle commissioni di audit per dimostrare la conformità ai requisiti richiesti. Il rischio è incorrere in prescrizioni che possono comportare anche la perdita dell’accreditamento. Vediamo quali sono i requisiti che richiedono le evidenze da esibire (per comodità i requisiti sono stati trascritti sotto forma di domanda):

Requisito 4.1: Programmazione e verifica della formazione necessaria e specifica

  • E’ possibile individuare un responsabile per la formazione?
  • Esiste un piano di formazione che preveda: definizione degli standard di competenza per posizione, criteri di scelta delle priorità, monitoraggio delle competenze professionali e rilevazione dei fabbisogni formativi, programmazione delle attività formative?
  • E’ disponibile la valutazione dell’efficacia dei programmi di formazione continua, aggiornamento e addestramento e la valutazione della soddisfazione da parte del personale e l’eventuale miglioramento degli stessi se necessario?
  • Sono disponibili evidenze del coinvolgimento degli operatori nella programmazione delle attività di formazione, aggiornamento e addestramento?
  • Sono condivise le conoscenze acquisite all’esterno della struttura?

Requisito 4.2: Inserimento e addestramento di nuovo personale

  • E’ stato messo in atto un piano di accoglienza e affiancamento/addestramento per il nuovo personale – neo assunto/trasferito – compreso il personale volontario?
  • Sono disponibili evidenze della formalizzazione e messa in atto di un processo per la valutazione dell’idoneità al ruolo dei neo assunti?
  • E’ stato adottato e messo in atto di un piano di formazione strutturata sul rischio clinico verso i neo assunti entro il 1° anno?
  • E’ disponibile la valutazione dell’efficacia dei programmi di orientamento dei nuovi addetti e l’eventuale miglioramento degli stessi se necessario?

A chi si rivolge:

a tutte le strutture socio-sanitarie pubbliche e private accreditate con il SSN

– Strutture ospedaliere

– Strutture di assistenza territoriale extra-ospedaliere

  • Residenziali e semi-residenziali per persone con patologie psichiatriche
  • Residenziali e semi-residenziali per persone con dipendenze patologiche
  • Residenziali e semi-residenziali per persone con patologie terminali
  • Residenziali e semi-residenziali per persone con necessità di assistenza domiciliare

– Strutture che erogano prestazioni specialistiche in regime ambulatoriale

– Strutture di medicina di laboratorio

OBBLIGHI GENERATI DALL’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA (ECM)

La Formazione continua è un requisito essenziale per il corretto esercizio professionale, ossia per il mantenimento nel tempo dell’abilitazione: è obbligatoria per tutti i professionisti e richiede regole, garanzie uniformi su tutto il territorio nazionale.

Proprio per questi motivi la formazione non può essere lasciata all’iniziativa dei singoli, ma va governata mediante la programmazione di obiettivi e interventi specifici che possono essere sostenuti dal sistema Global Service ECM.

L’ECM è il processo attraverso il quale il professionista della salute si mantiene aggiornato per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale. La Formazione Continua in Medicina comprende l’acquisizione di nuove conoscenze, abilità e attitudini utili a una pratica competente ed esperta.

“Tutti gli operatori sanitari che direttamente operano nell’ambito della tutela della salute individuale e collettiva, indipendentemente dalle modalità di esercizio dell’attività, compresi dunque i liberi professionisti”, devono conseguire i crediti ECM.

L’obbligo formativo ECM decorre dal 1 gennaio (anno solare) successivo a quello di iscrizione all’Albo e viene conteggiato in trienni per un totale di 150 crediti in 3 anni.

Ogni struttura socio-sanitaria deve verificare con continuità la regolarità del proprio personale agli obblighi ECM, monitorando il numero di crediti ottenuti rispetto a quelli richiesti.

Il personale non in regola deve essere invitato ad adeguarsi pena la sospensione dall’attività lavorativa; in caso contrario risponde la struttura sia ai fini dell’accreditamento istituzionale che di eventuali responsabilità legali nella gestione del contenzioso.

OBBLIGHI GENERATI DAL DLgs 81/08 IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA

Le strutture di ricovero e cura, ospedali e non solo, sia pubbliche che private, rientrano nell’ambito della normativa che riguarda i luoghi di lavoro, e devono quindi risultare conformi ai requisiti definiti nel capo I del Titolo II (artt 62-64) del Testo Unico sulla Sicurezza.

Il 26 gennaio 2012 è entrato in vigore l’accordo Stato/Regioni sulla formazione obbligatoria dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro. In tale accordo sono contenute le procedure per adempiere agli obblighi di formazione dei lavoratori secondo quanto previsto dall’art.37 del d.lgs.81/2008.

tutti i lavoratori devono essere sottoposti a formazione (compresi i lavoratori atipici e quelli assunti a tempo determinato). E’ previsto che ogni lavoratore sia sottoposto ad una formazione generale di 4 ore (per qualsiasi tipo di azienda) alla quale si aggiunge una formazione specifica di durata variabile a seconda del settore di appartenenza dell’azienda.

Le strutture sanitarie sono classificate ad alto rischio pertanto la formazione da erogare al personale oltre alle 4 ore do formazione generale prevede 12 ore per la formazione specifica.

Sono da formare inoltre i preposti ed i dirigenti, gli RLS, il RSPP e gli addetti alle emergenze. La legge prevede un aggiornamento, ogni 5 anni per tutti i lavoratori, di 6 ore

Facciamo presente che la sanzione prevista per l’inadempienza è l’arresto da 2 a 4 mesi o l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro.

COSA PROPONGONO L’APSI E TALETEWEB

Tutto quanto riportato in precedenza dimostra che in sanità, come è giusto che sia, si annette moltissima importanza alla informazione e formazione del personale.

Nelle grandi strutture pubbliche e private le attività di gestione della formazione vengono demandate ad articolazioni organizzative strutturate e stabili.

Nell’attuale panorama nazionale anche le organizzazioni più grandi, però, incontrano difficoltà a gestire in maniera efficace ed efficiente questi delicati processi. Molti ricorrono a piattaforme gestionali con software sempre più complessi e costosi che aiutano a pianificare e monitorare le attività. Tenere costantemente aggiornato il dossier formativo di centinaia di dipendenti non è sicuramente cosa semplice.

A maggior ragione le strutture socio-sanitarie di medie e piccole dimensioni che non possono strutturare degli uffici formazione dedicati, rischiano di non gestire adeguatamente questi processi ed incorrere in potenziali gravissimi sanzioni come visto in precedenza, ma cosa più grave, di non essere in grado di garantire le necessarie competenze del personale per fornire prestazioni sicure e con adeguati standard qualitativi.

APSI e TALETEWB si propongono come il partner esterno capace di affiancare la struttura cliente e fornire a 360 gradi, in outsourcing, l’intero servizio di gestione della formazione in ottemperanze a tutti gli obblighi normativi riportati nei paragrafi precedenti.

APSI e TALETEWEB utilizzando, a supporto delle attività, la piattaforma informatica TaleteWeb attualmente installata in importati ASL, Aziende Ospedaliere e Case di Cura private italiane, garantiscono al cliente il mantenimento della conformità a tutti gli obblighi di legge.

Oltre all’attività gestionale APSI e TALETEWB mettono a disposizione della struttura cliente, per l’erogazione dei contenuti formativi, sia il proprio catalogo di corsi RESIDENZIALI e FAD accreditati ECM che corsi ad hoc progettati e accreditati in funzione delle specifiche esigenze.

APSI è un provider nazionale ECM (Provider 1772) sia residenziale che FAD ed è pertanto in grado di accreditare qualsiasi tipo di corso. Con il gruppo API – TALETEWEB collaborano professionisti di primaria importanza capaci di progettare corsi, in ambito socio-sanitario, con elevati contenuti clinico-assistenziali, manageriali, di clinical gorvernace e clinical risk managemnt.

Il sistema informatico TALETEWEB, oltre al software gestionale per l’ufficio formazione, mette a disposizione la piattaforma TaleteWeb E-learning per l’erogazione dei contenuti in modalità FAD e blanded. I sistemi sono integrati in modalità nativa pertanto completato il corso FAD i dati e l’attestato vengono caricati automaticamente dal gestionale che va ad alimentare il dossier formativo del dipendente.

La ISO 9001:2015 nelle strutture sanitarie: un modello operativo

Un unico modello organizzativo – informatizzato per applicare la ISO 9001:2015 in un’impresa sanitaria e socio-sanitaria.

Come ormai noto, il passaggio alla nuova norma ISO 9001:2015 “obbliga” le aziende certificate ad impostare il proprio sistema di gestione per la qualità (SGQ) sul “risk-based thinking” (pensiero basato sul rischio).

In altre parole, come già avviene per i sistemi di gestione relativi alla sicurezza e salute, alla privacy e soprattutto per i modelli organizzativi 231, anche per la qualità diventa indispensabile l’analisi dei rischi e delle opportunità in funzione dei fattori interni ed esterni derivanti dall’analisi del contesto in cui opera l’azienda.

Tuttavia nella norma ISO 9001:2015 non vi sono requisiti che richiedono metodi formali per la gestione del rischio o un processo documentato di gestione dello stesso. Ogni organizzazione può decidere se sviluppare o meno una metodologia di gestione del rischio più estesa rispetto a quanto richiesto dalla norma internazionale stessa o ricorrere ad altre linee guida o norme specifiche come la ISO 31000.

Questa impostazione sta creando incertezza alle aziende sanitarie e socio-sanitaria nella riprogettazione del proprio SGQ dovendo anche dare applicazione concreta ed operative alle altre numerose novità introdotte dalla nuova edizione della norma (per scaricare la nostra Linea Guida per l’adeguamento del SGQ alla ISO 9001:2015: clicca qui)

TaleteWeb, forte dell’esperienza ventennale nei sistemi di gestione, ha messo a punto un modello completamente informatizzato che consente all’azienda una gestione condivisa dei principali processi di governo clinico e clinical risk management:

  • analisi del contesto e dei fattori interni ed esterni (metodologie PESTLE e SWOT)
  • gestione delle parti interessate e relativi requisiti
  • valutazione dei rischi e delle opportunità
  • gestione delle azioni per affrontare rischi ed opportunità
  • gestione completa di tutti i processi aziendali, con generazione elettronica della “Scheda Processo” (a regime vanno a sostituire tutto l’impianto di procedure, istruzioni, moduli cartacei, con l’obiettivo di fare “zero carte“)
  • gestione di tutti i dati e delle informazioni per la generazione elettronica dello “Standard di prodotto” di ogni singola articolazione organizzativa che va a sostituire il Manuale della Qualità;
  • gestione degli obiettivi e degli indicatori di processo (KPI)

Oltre ai processi strategici, il modello messo a punto gestisce tutte le attività contemplate dai sistemi di gestione con “strutture di alto livello” (qualità, ambiente, sicurezza, privacy) con modalità e funzionalità che facilitano la comunicazione interna, la gestione dei processi decisionali, e l’analisi dei dati ai fini del miglioramento.

Per approfondire la conoscenza del modello organizzativo – informatizzato proposto può scaricare una breve presentazione oppure contattarci per richiedere un appuntamento con un nostro esperto che, senza nessun impegno da parte sua, le illustrerà metodologie e software e le fornirà un account gratuito per accedere ad un ambiente di prova direttamente on line.

Per scaricare la presentazione: clicca qui

Per essere contattatoclicca qui

A Caserta importante convegno sul rischio clinico e sulla sicurezza delle cure

L’ASL e la Confindustria di Caserta organizzano un interessante convegno sul rischio clinico e la sicurezza delle cure alla luce della legge n° 24 2017 (Legge Gelli-Bianco)

Mercoledì 28 giugno presso la sala convegni di Confindustria a Caserta si ritroveranno esperti sia della sanità pubblica che di quella privata, di diverse regioni italiane, per affrontare questo importante tema e illustrare ai partecipanti (il convegno è accreditato ECM con 5 crediti) come le diverse realtà della sanità nazionale stiano affrontando questo importantissimo processo di cambiamento che investe tutta la sanità italiana.

I relatori, direttori di strutture complesse “Risk management” di importanti aziende sanitarie e rappresentanti dell’AIOP e dell’ARIS, presenteranno le innovazioni organizzative e tecnologiche, in particolare attraverso l’ausilio dell’Information technology applicato ai processi di risk management, attuate e/o in fase di attuazione per migliorare la sicurezza delle cure e più in generale gli standard qualitativi delle prestazioni.

Dalle diverse relazioni emergerà chiaramente come, per le aziende sanitarie più attente e sensibili alla problematica del rischio clinico, la recente Legge n° 24 (detta “legge Gelli-Bianco) rappresenti una grossa opportunità e soprattutto quale potranno essere le ricadute positive per i pazienti, per gli operatori e per le aziende stesse.

L’ASL di Caserta e la Confindustria di Caserta hanno voluto fortemente questo convegno per trasmettere il messaggio che anche nelle Regioni del Sud, per le quali più spesso passano notizie di “malasanità”, sia le aziende pubbliche che quelle private si stanno muovendo in modo concreto per migliorare la sicurezza delle cure e la qualità delle prestazioni.

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