I nuovi requisiti di accreditamento delle strutture di assistenza territoriale extra-ospedaliere: opportunità o rischio
Come noto a tutti gli operatori della sanità, nelle diverse Regioni e Province autonome è in corso Il processo di adeguamento ai nuovi requisiti di accreditamento.
Tutti i sistemi di accreditamento regionali dovranno infatti uniformarsi ai contenuti del “Disciplinare per la revisione della normativa dell’accreditamento” (Intesa Stato-Regioni del 20 dicembre 2012) che individua 8 criteri/fattori di qualità, 28 Requisiti essenziali e 123 evidenze, nei tempi previsti dall’Intesa Stato-Regioni del 19 febbraio 2015.
Molte Regioni hanno già adottato il “nuovo” Manuale di accreditamento in attuazione del Patto per la salute 2010-2012 e tra queste la Regione Lazio.
In questo articolo vogliamo porre l’attenzione sul processo di accreditamento che dovranno affrontare tutte le strutture residenziali e semi-residenziali e domiciliari deputate all’assistenza extra ospedaliera.
Per queste strutture sono previsti criteri e requisiti di carattere generale applicabili a tutte le diverse tipologie (sezione 1) e criteri e requisiti specifici per le seguenti tipologie di strutture (sezione 2):
- Anziani non autosufficienti
- Persone disabili giovani e adulte
- Persone con patologie psichiatriche
- Persone con dipendenze patologiche
- Persone con patologie terminali con necessità di cure residenziali
- Persone con patologie con necessità di assistenza domiciliare
Tutte le strutture della regione Lazio dovranno, per la parte generale (sezione 1), dimostrare la conformità a 18 requisiti attraverso 130 evidenze da produrre.
Per i requisiti specifici, ad esempio, un Hospice dovrà dimostrare la conformità a 10 requisiti attraverso 101 evidenze da produrre.
La domanda che sorge spontanea è:
Questo manuale di accreditamento così strutturato ed analitico, rappresenta un’opportunità o un rischio per le strutture di assistenza territoriale extra ospedaliera?
L’osservazione è che tutte le organizzazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali dovrebbero già di default operare con sistemi di gestione e di clinical governance conformi ai fattori di qualità e ai relativi requisiti definiti nel manuale e quindi fornire evidenza di “quello che si fa tutti i giorni” dovrebbe essere semplicissimo ed immediato.
La verità è che molte delle strutture in questione, soprattutto quelle di medie e piccole dimensione, non sempre hanno risorse e strumenti informatici preposti alla gestione dei processi di governo clinico, di supporto e dei servizi. Il più delle volte processi essenziali come la gestione del “Rischio Clinico”, la gestione delle “Formazione”, la gestione della “Manutenzione”, la gestione dello stesso “Accreditamento”, ecc., sono demandati a consulenti esterni che, non vivendo giorno per giorno la realtà aziendale, alla fine finiscono per produrre “castelli di carte” per dimostrare “finte o forzate” evidenze di conformità. Il risultato in questi casi è che le aziende perdono una grandissima opportunità di miglioramento e quindi di generazione di valore, moltiplicando invece i rischi di errori e determinando bassi standard di qualità, contenzioso, sfiducia degli assistiti e quindi aumentando significativamente i costi. Il management non sempre è in grado di favorire questo “cambiamento culturale”.
Un discorso a parte va fatto per la gestione, in queste realtà, della documentazione sanitaria. Purtroppo, in molti casi, la cartella clinica oltre ad essere ancora esclusivamente cartacea, non sempre viene vissuta da tutto il personale medico, infermieristico e delle atre professioni sanitarie come strumento essenziale per la gestione del percorso clinico-assistenziale del paziente/assistito.
Le aziende che sapranno cogliere questi aspetti, investendo in nuove tecnologie informatiche e nella crescita delle competenze di tutto il personale in materia di qualità e sicurezza, avranno l’opportunità di ottimizzare e migliorare con continuità i propri processi.
Per far fronte a questa esigenza di miglioramento abbiamo predisposto un progetto per la realizzazione di un modello organizzativo-informatico per la gestione dei processi delle strutture di assistenza territoriale extra-ospedaliera in conformità ai requisiti di accreditamento